Aneddoti, battute, paradossi nel pentolone del Sexgate

Aneddoti, battute, paradossi nel pentolone del Sexgate UNO SCANDALO DA OUINNESS Aneddoti, battute, paradossi nel pentolone del Sexgate WASHINGTON. Sono passati sette mesi da quando tutto cominciò. Sarebbe ora di chiudere il «gate», che vorrebbe dire «cancello» e ha finito per diventare il suffisso internazionale dello scandalo. Chiuderlo prima che passi qualunque altra indagine, domanda, illazione, barzelletta. Se non credete che la misura sia già stata colmata, questo è «Tutto quello che sul sexgate non avreste voluto sapere, ma hanno osato chiedere». LftUHDRY-GATL II settimanale Village Voice ha realizzato un sondaggio tra i gestori di lavasecco, chiedendo se ricevano spesso vestiti con macchie «alla Monica» e se riescano a cancellarle agevolmente. Mark Lee, del «Fancy 8 Cleaners», ha risposto che ne vede ogni giorno, su abiti sia maschili che femminili (più maschili, però) e le riconosce dalla posizione e dall'odore. Wayne Edelmann, del «Meurice Garment Care», ha precisato che solo se la macchia è sulla seta possono sorgere complicazioni e ha rac¬ contato che, anni fa, una bella cliente si lamentò che la sua gonna non era stata pulita alla perfezione e lui, con grande tatto, le spiegò pubblicamente quale fosse il problema. Lei fece schioccare le dita e disse l'equivalente americano di: «Azz!». CARPET-GATL II New Yorker ha «riesumato» la brillante figura del senatore repubblicano dell'Oregon, Bob Packwood, espulso tre anni fa per «comportamenti sessuali disonorevoli». La notte stessa, ha raccontato di aver ri- cevuto una telefonata di solidarietà da Bill Clinton, che gli diceva: «Ti capisco e ti spno vicino». Ora Packwood contraccambia, pur precisando che lui 10 faceva diversamente. Ebbe infatti una relazione con ima giovane collaboratrice del suo ufficio, ma la racconta così: «Ci incontrammo a una festa, danzammo, facemmo l'amore sul tappeto del mio studio, poi rimanemmo, nudi, a parlare per un'ora. Non capisco perché la gente la consideri una cosa sordida, fu un momento di grande tenerezza». E, al lavasecco, finì 11 tappeto. NOSE-GATE. II New York Post ha dato grande rilievo alla plastica al naso di Paula Jones, i cui effetti sono stati sinistramente svelati alla vigilia della testimonianza di Clinton. E' stata chiesta una valutazione agli esperti. Colin Lively, di Elizabeth Arden, ha detto con franchezza: «C'è ancora molto lavoro da fare», accennando a una modifica del mento, delle orecchie e della bocca e concludendo con una nota di sobrietà: «Solo allora sarà pronta per fare shopping da Saks sulla Quinta Strada». Più dubitabondi, in un analogo dibattito avviato su Internet, l'utente che si fa chiamare Seckert 13L: «Ma con la plastica non ha alterato una prova di reato?» e quello che usa il nome Altrup per chiedersi: «E adesso, con cosa apre le bottiglie di birra?». FAMILY-GATE. Poiché non si erano già sentite abbastanza sciocchezze, la rete televisiva Abc ha chiesto a Jon Speller, esperto nella ricostruzione di

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Colin Lively, Elizabeth Arden, Mark Lee, Paula Jones, Saks, Wayne Edelmann

Luoghi citati: Oregon, Washington