«Bill, sei malato di sessa devi ammetterlo e curarti»

«Bill, sei malato di sessa devi ammetterlo e curarti» L'AMICHETTA DELL'ARKANSAS «Bill, sei malato di sessa devi ammetterlo e curarti» E WASHINGTON RANO anni che gli dicevo di ammettere a se stesso l'esistenza di un problema vero, di un'assuefazione al sesso che non riesce a controllare. Perché solo così tutto si spiega - le bugie, gli artifici semantici per continuare a negare l'evidenza. Erano anni che gli dicevo di farsi curare». ^ Dolly Kyle Browning, una bionda cinquantenne chiamata a deporre nel caso Paula Jones a proposito della sua lunga relazione con Bill Clinton, conosce il Presidente da quando erano ragazzini a scuola in Arkansas. Il Presidente ha sempre negato il rapporto sessuale con la Browning, che vide l'ultima volta nel 1994 ad una riunione degli ex studenti della scuola in Arkansas. E la Browning si appresta a citarlo per diffamazione. L'abbiamo raggiunta mentre dalla sua casa a Dallas si apprestava a seguire quella che ha definito «la giornata più terribile di Billy». Signora Browning, pensa davvero che se il Presidente si fosse fatto «curare», come dice lei, non saremmo arrivati a questa situazione? «La gente ancora non si rende conto della serietà del suo problema psicologico. E non se ne rende certamente conto nemmeno lui. Anche perché negli anni ha sviluppato l'atteggiamento tipico delle persone che hanno qualche forma di dipendenza psico-fisica». Cosa intende? Quale tipo di atteggiamenti? «Una persona dipendente come Billy tende a sviluppare meccanismi psicologici per negare a se stesso la realtà dell'assuefazione in modo da poter continuare a soddisfarla. Finisce in una sorta di solco comportamentale dal quale non riesce più ad uscire». A quali meccanismi psicologici si riferisce? «Soprattutto la menzogna. La storia di Billy è lastricata di bugie, di mezze verità, di cose dette e non dette: tutto per nascondere la verità al mondo, ma soprattutto a se stesso». Sembra che sia finalmente disposto ad affrontare quella verità, non le pare? «Ma nel modo e nel momento peggiore. Se dieci anni fa avesse avuto il coraggio di confrontare il suo segreto, di chiedere aiuto, probabilmente oggi non si troverebbe in questa terribile situazione. Invece ha sempre creduto di poter continuare ad ingannare tutti semplicemente svicolando, aggirando l'ostacolo, aggiungendo bugie a bugie. E negando sempre». Oggi non può più negare... «Ma non perché ha finalmente deciso di affrontare la verità fino in fondo. Ciò che è disposto ad ammettere lo ammette perché altri l'hanno portato alla luce. Prego per lui e perché abbia la forza di guardare in faccia la realtà, ma in realtà temo che ancora una volta, in cuor suo, stia cercando di svicolare. Lo conosco troppo bene». Pare che abbia parlato a lungo con sua moglie Hillary della sua relazione con Monica Lewinsky. Lei crede davvero che la First Lady non sapesse di quel rap porto? «Non escludo che lei non si rendesse conto di ciò che stava succedendo. Chi vive vicino ad una persona dipendente, che sia al¬ col, droga, sesso o altro, tende anch'esso a negare l'evidenza, a non vedere la realtà. Per cui è perfettamente possibile che Hillary sia rimasta all'oscuro, non abbia voluto riconoscere in tutti questi anni la malattia di suo marito - evidentemente conosco Billy meglio di lei. Ma in fondo al cuore qualcosa deve sapere, qualcosa deve aver finalmente capito». Pensa che dopo quello che è successo oggi gli americani perdoneranno il Presidente? «In questo Paese se tu spieghi alla gente che hai un problema e che hai bisogno di essere aiutato, la gente capisce. Ma il fatto che Billy abbia aspettato così a lungo prima di ammettere la sua relazione con Monica rende le sue parole sospette. Odorano, inevitabilmente, di calcolo politico», [a. d. r.J 66 Nessuno si rende conto della gravità del suo problema psicologico, e nemmeno lui E' una dipendenza quasi fisica ip p fi fi Non escludo che la moglie sapesse nulla, è come avere vicino una persona alcolizzata Si tende a negare l'evidenza i| sj

Persone citate: Bill Clinton, Browning, Dolly Kyle, Monica Lewinsky, Paula Jones

Luoghi citati: Arkansas, Dallas, Washington