LA FORZA DEL RE NUDO

LA FORZA DEL RE NUDO LA FORZA DEL RE NUDO NWASHINGTON EL giorno della verità l'uomo e il Presidente ridiventano una cosa sola, unificando un'identità che era stato a lungo fin troppo comodo scindere e si presentano insieme davanti all'America, chiedendole di accettare ancora come guida un uomo mediocre che è un buon Presidente e davanti allo specchio della storia, fissando l'immagine di un buon Presidente che non seppe essere più che un uomo mediocre. E' prevedibile che al popolo interessino più le virtù del Presidente e la storia tramandi i vizi dell'uomo. Con questo, Bill Clinton potrebbe ottenere la vittoria parziale che gli consente di portare a termine il mandato e patire la sconfìtta finale nel progetto che più gli stava a cuore: la costruzione di una luminosa figura storica. Ammettendo, davanti al Gran Giurì, di aver tenuto, con Monica Lewinsky, «una condotta sconveniente», Clinton ha compiuto l'ultimo giro di valzer con se stesso, riportandosi al centro della pista, ma arrivandoci con le vesti stracciate. Mai come questa volta il re è nudo, il popolo lo vede, ma, anziché riderne, continua saggiamente a lavorare e lo incita a ricomporsi e fare altrettanto. Nella notte italiana Bill Clinton, uomo e Presidente, sarà apparso sugli schermi televisivi e avrà indirizzato al suo popolo parole scelte con cura, che ratificheranno la sua retromarcia e permetteranno di valutarne il coraggio e la forza d'animo. Per ora, appare certo che a spingerlo è stata, più che la volontà di chiarezza o l'amore per la verità, l'assenza di alterGabriele Romagnoli CONTINUA A PAG. 6 SECONDA COLONNA

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, Del Re, Monica Lewinsky, Romagnoli

Luoghi citati: America