Tra rane pomodoro e pesci chitarra

Tra rane pomodoro e pesci chitarra ACQUARIO DI GENOVA Tra rane pomodoro e pesci chitarra Nella Grande Nave Blu un assaggio delle preziose biodiversità marine ALL'ACQUARIO di Genova è approdata una «grande nave blu». Ormeggiata con la poppa al grande edificio e la prua rivolta al mare, ospita in duemila metri quadrati (che si aggiungono ai settemila preesistenti) un settore nuovo e molto innovativo sotto l'aspetto scientifico. La «grande nave blu» è la grande novità dell'estate '98 offerta ai visitatori che stanno arrivando da tutto il mondo; un progetto spettacolare, dicono alla direzione dell'Acquario «per sensibilizzare il pubblico alla bellezza e alla fragilità della vita, per sottolineare che la conservazione della biodiversità degli oceani, così come dell'intero pianeta, è la principale sfida degli uomini del ventunesimo secolo». Si entra nella poppa della «grande nave blu» e ci si ritrova... in un'altra nave, il «vascello dei grandi esploratori», una di quelle navi a vela che tra la metà del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento, percorsero tutti i mari del mondo sotto il comando di navigatori-scienziati come de Bougainville, Cook, Banks, La Perouse, come l'italiano Alessandro Malaspina, grande, sfortu- nato e dimenticato (anche qui, nella sua Liguria). A bordo di queste navi schiere di scienziati raccoglievano e catalogavano migliaia di animali e piante sconosciute per portarle in Europa dove il più sedentario Linneo provvedeva alla sua gigantesca opera di classificazione che ancora resta fondamentale; decenni decisivi, fino al leggendario viaggio intorno al mondo, nel 1831, della nave «Beagle» a bordo della quale c'era il ventiduenne Charles Darwin; un viaggio, come si sa, decisivo per la scienza moderna. Diceva in quegli anni Louis Agassiz, lo scienziato svizzero specialista di pesci ma diventato famoso per aver per primo intuito il meccanismo delle glaciazioni: «In Amazzoni?,, in una pozza grande come un campo da tennis, ho scoperto più specie di pesci che in tutti i fiumi d'Inghilterra». Fino ad oggi in tutto il mondo sono state scoperte un milione e mezzo di specie; ma quante ne esistono, quante attendono di essere scoperte? Forse cinque, foi-se dieci o quuidici milioni. Se si abbattono le foreste, se si distrugge la biodiversità milioni di piante e animali spariranno senza che l'uomo abbia fatto in tempo a conoscerle. Eppure in queste specie ignote ci sono probabilmente le risposte a molti bisogni dell'umanità. La pervinca del Madagascar per esempio, ha consentito la prima vittoria su alcune forme di leucemia infantile. Almeno un quarto delle nostre medicine arriva dalle foreste tropicali, nelle quali vive circa la metà delle specie del pianeta». Dal vascello dei grandi esploratori (dove, tra le altre specie si possono vedere alcuni esemplari di limulo, tipico dell'America del Nord-Est, un animale che ha conservato invariata la forma preistorica, simile a un crostaceo ma parente dei ragni) si entra davvero nel «tema», la conservazione della biodiversità. Per illustrare il concetto è stato scelto il caso-Madagascar, Paese nel quale si è svolta di recente una missione scientifica italiana appoggiata proprio dall'Acquario; isola che ospita una strabiliante varietà di specie, molte delle quali endemiche. Ed ecco allora tartarughe, camaleonti di Parsoti, camaleonti cornuti, ciclici (pesci delle acque interne africane), rane pomodoro; ecco una laguna malgascia con pesci chitarra, pipistrello, pilota, angelo, farfalla, ecco la scogliera corallina abitata da coralli molli, madrepore, anemoni, gamberi, ricci, molluschi. Ma ecco anche la foresta bruciata e sradicata per ricavare terre coltivabili, ecco i detriti trascinati in mare dalle piogge, che soffocano la barriera corallina. Messaggio chiaro. Il percorso si chiude con il «vascello degli esploratori del futuro» e la nuova frontiera della scienza: lo spazio, l'infinitamente piccolo, gli abissi con le loro creature ancora misteriose. Il nuovo padiglione sarà la base su cui nei prossimi mesi sarà «ridefinito» tutto l'Acquario; il concetto della difesa della biodiversità sarà esteso per comprendere il riferimento alle attività umane, in particolare a quelle legate al mare, come la pesca e il turismo. Vittorio Ravizza Un delfino nuota in una delle vasche dell'acquario di Genova

Persone citate: Alessandro Malaspina, Banks, Charles Darwin, Cook, Di Genova, Linneo, Louis Agassiz, Vittorio Ravizza

Luoghi citati: Europa, Genova, Inghilterra, Liguria, Madagascar