CHI ABUSA DI UN BAMBINO LO UCCIDE FIN DENTRO L'ANIMA di Tilde Giani Gallino

CHI ABUSA DI UN BAMBINO LO UCCIDE FIN DENTRO L'ANIMA CHI ABUSA DI UN BAMBINO LO UCCIDE FIN DENTRO L'ANIMA I SANTI INNOCENTI Claudio Camarca Baldini & Castoldi pp. 204 L 24.000 I sono i serial killer e ci sono i serial abusatoli di bambini. Anche per le leggi ed i codici - non soltanto per l'opinione pubblica - i primi sono criminali da scovare, processare e mettere in galera. Mentre i serial abusatori di bambini non sono perseguiti più che tanto salvo, appunto, quando si lasciano prendere da mi raptus omicida, e dopo la violenza uccidono la loro vittima. Eppure, la vita di un bambino abusato, soprattutto se la violenza si ripete ed il bambino è usato come mi oggetto, non è molto diversa da uno stato di morte: una morte dell'anima, della dignità di persona, che anche decenni di vita non basteranno a riscattare. C'è purtroppo, attorno a noi, mi mondo di criminali, mi mondo di serial abusatori di bambini, cioè di pedofili, adulti che abusano sessualmente di bambini con la complicità di altri adulti che li vendono loro, oppure che comprano direttamente i bambini che si prostituiscono per sopravvivere, e questo mondo turpe è stato descritto quasi «in diretta» da Claudio Camarca nel suo ultimo libro, I santi innocenti. Camarca aveva iniziato la sua ricerca sugli abusi sessuali dei bambini su Internet che, insieme alle grandi occasioni di studio, di ricerca, di incontro, che assicura a tanti utenti che navigano quotidianamente fra le reti, ospita anche - rappresentando così il bene e il male dell'umanità - le pagine di messaggi e soprattutto le fotografie di bambini e bambine che fanno sesso tra loro o con altri adulti (questi ultimi sempre ripresi in modo da non poter essere riconosciuti). Certo, non sarebbero altro che «fatti loro» se gli adulti, a casa propria, volessero eccitarsi con disegni e immagini di questo tipo che non coinvolgessero i minorenni. Il problema è che quelle mostrate sono foto di bambini veri che, costretti o blanditi 0 pagati, si sono dovuti piegare alle imposizioni degli adulti. Ma il peggio che Camarca racconta sono i suoi viaggi all'estero dalla Romania al Brasile, per fare il cronista dei viaggi organizzati, da varie agenzie europee, specializzate nel turismo sessuale. Chi sono coloro che vanno in terra straniera a commettere i loro crimini seriali, abusando di bambini che hanno anche meno di dieci anni? I pedofili possono essere inglesi, tedeschi, francesi, belgi, spagnoli, svizzeri. E molti sono italiani. Tutta brava gente, spesso padri di famiglia che, di ritorno dal viaggio «di lavoro», porta un pensierino alla moglie, un peluche ai bambini. Quanto alle mete, oltre alla Romania e al Brasile (quelle più facili e tranquille), «vanno molto» tutti i Paesi orientali, da Saigon, al Vietnam, Thailandia, Filippine, e più recentemente la Cina. Ma poi anche Cuba, e in Europa, l'Ungheria, la Polonia, l'ex Ddr. Vale a dire tutti Paesi poveri dove questi bambini sono stati messi al mondo da genitori che, per povertà o per ignoranza, non potevano neppure badare a se stessi, e che nessuno, né lo Stato né i privati, ha alcun interesse ad adottare o a mandare a scuola, o semplicemente allevare. Bambini che spesso chiamano Papino, o Mon Pére l'adulto che li costringe al rapporto orale o anale, o che li filma con la telecamera, un poco perché hanno imparato che ai turisti fa piacere un atteggiamento sentimentale, e un poco perché davvero vorrebbero un padre o una madre che facesse loro una carezza, una vera carezza da genitori. «Se li vuoi conquistare, se vuoi entrargli nel cuore - dice un "esperto" - baciali in bocca. Baciali. Le bambine ci stanno subito. Schiudono le labbra e ci mettono la lingua in mezzo. Se tu rispondi, ce li hai in pugno. Sono tutti senza famiglia. Abbandonati per strada. I genitori li hanno rinnegati. Tu vai lì e per una settimana prendi il posto della mamma. Trattali come se li amassi sul serio. Ne vale la pena. In cambio otterrai l'appagamento incondizionato di qualunque desiderio». I turisti cercano i più giovani, a volte li comprano anche vergini, a sei-sette anni, non solo per essere i primi ad abusarne, a iniziarli al sesso più turpe, ma anche - i più accorti - per non essere infettati. Perché ben presto questi bambini si ammalano per i rapporti sessuali con persone a loro volta infette, per i patimenti e per la sporcizia in cui vivono, dormendo nelle strade o, a Bucarest, per stare un poco più caldi d'inverno, nelle fogne insieme ai topi. Fórse tornano ad essere «persone» soltanto nelle corsie degli ospedali, dove vanno a morire. Tilde Giani Gallino I SANTI INNOCENTI Claudio Camarca Baldini & Castoldi pp. 204 L 24.000

Persone citate: Baldini, Camarca, Castoldi, Claudio Camarca, Papino