MCWILLIAM: VITE A DOPPIO TAGLIO

MCWILLIAM: VITE A DOPPIO TAGLIO MCWILLIAM: VITE A DOPPIO TAGLIO A DOPPIO TAGLIO Candia McWilliam trad. Ilaria Dagnini Brey e Daniela Guglielmino, Rollati Boringhieri pp. 280. L. 35.000 E è vero, come talvolta si dice, che chiunque in teoria potrebbe scrivere «un» buon libro, il vero scrittore è colui che, dopo averne scritto uno buono, ne scrive altri migliori. Di Candia McWilliam il pubblico italiano conosce il terzo, ottimo romanzo, Terra di confine; il primo, ora presentato sulla scia di quello, giustifica l'attenzione che suscitò a suo tempo (1988) in Inghilterra, dove fu anche finalista del Whitebread Prize, ma serve anche per constatare i progressi compiuti nel frattempo dalla narratrice scozzese. Non che l'idea alla base di A doppio taglio non sia valida: una storia raccontata successivamente da ciascuno dei suoi quattro protagonisti, che hanno in comune, tutti, di illudersi di controllare perfettamente la situazione, venendo puntualmente smentiti dai fatti. Il primo a confessarsi è Lucas Salik, brillante chirurgo specializzato in ardite operazioni al cuore, uomo bello, elegante e ironico, nonché gay non confesso. Segretamente legato a Hai, biondo giovane dall'apparenza distinta, Lucas architetta per conservarselo di farlo sposare con una ragazza povera ma appariscente che incontra a casa di un'amica, preparandosi a un ruolo di protettore della coppia. Dal canto suo la ragazza, Cora, quando viene il suo turno di raccontarsi, ci rivela di essersi innamorata perdutamente di Lucas, al quale pensa però di non poter mai arrivare; e accetta di sposare Hai un po' per restare vicina al chirurgo (del quale ignora le propensioni segrete), un po' per dare un padre al figlio che all'insaputa di tutti porta in grembo. Tocca poi a Anne, aristocratica amica e confidente di Lucas, al quale ha confessato fra l'altro le vere circostanze della morte cruenta di suo marito. Anne protegge Cora ma allo stesso tempo vuole aprirle gli occhi, senza prevedere le conseguenze. Anche Hai, infine - ma questo lo scopriremo solo nelle ultimissime pagine - è ben diverso dal Bertie Wooster elegante, distratto e un po' sciocchino che Lucas lo crede. Prima di confrontarci con lui tuttavia saremo passati anche per le mene sanguinarie di un gruppetto di torve nemiche della vivisezione e delle pellicce, presso cui Cora svolge dei lavoretti, che odiano Lucas come simbolo della prevaricazione contro cui lottano. La carriera successiva della McWilliam, si diceva, ha confermato il talento che i primi recensori videro in questa storia non priva di sorprese né di risvolti crudeli. In seguito però l'autrice avrebbe imparato a controllare meglio il suo materiale. Qui infatti, come spesso avviene coi debutti, c'è troppo: troppi dettagli di Lucas su se stesso e sul proprio raffinato cinismo, con un ec- A DOPPIO TAGLIO Candia McWilliam trad. Ilaria Dagnini Brey e Daniela Guglielmino, Rollati Boringhieri pp. 280. L. 35.000

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