L'Edipo secondo Durrenmatt di Giuseppe Culicchia
L'Edipo secondo Durrenmatt EUREKA L'Edipo secondo Durrenmatt 10 sono Edipo", disse il mendicante. "Non ti conosco", rispose la Pizia e sbirciò il sole che non voleva tramontare su quel mare azzurro. "Tu mi hai fatto una profezia", ansimò il cieco. "Può darsi", dice Pannichide, "ho fatto profezie a migliaia di persone". "Il tuo oracolo si è adempiuto. Ho ucciso mio padre Laio e ho sposato mia madre Giocasta". Pannichide osservò meglio il cieco, poi la ragazzina lacera, cercando di capire... "Giocasta si è impiccata", disse Edipo a bassa voce. "Chi?" chiese Pannichide. "Mia moglie e mia madre", rispose Edipo. "Mi dispiace. Condoglianze". "E poi ho accecato me stesso". "Ah sì?". Poi la Pizia indicò la ragazzina. "E questa chi è?" chiese, non per curiosità, solo per dire qualcosa. "Mia figlia Antigone", rispose l'accecato, "oppure mia sorella", aggiunse imbarazzato». L'E L'Edipo più sconvolgente al quale mi sia capitato di assistere - o, meglio, di partecipare - è stato quello messo in scena di recente dal Teatro del Lemming di Rovigo, spettacolo per uno spettatore solo che aveva come inquietante ma appropriato sottotitolo «Una tragedia dei sensi». Bendato e perciò cieco l'unico rappresentante del pubblico veniva manovrato nel buio da mani sconosciute, invitato ad affondare la lama di un pugnale in un corpo, per poi toccare il seno nudo di una don¬ att na e dividere con le labbra di lei un boccone dolceamaro di mela acerba: profumi inebrianti lasciavano allora il posto a terribili grida, e il seguito della rappresentazione - straordinaria, va detto - non avrebbe potuto essere consigliato ai facilmente impressionabili o ai deboli di cuore. Per un approccio al mito in questione non meno crudele ma certo più divertente e, come dire, rilassato, La morte della Pizia dello svizzero Friedrich Dùrrenmatt è invece perfetto: splendido, irriverente, atroce divertissement da consigliare anche a tutti quelli che nel loro snobismo si ostinano a voler identificare il Paese alpino con il trito stereotipo fatto di nòia, mucche, cioccolata e banche. E Dùrrenmatt, dove lo mettiamo? Giuseppe Culicchia «La morte della Pizia» reinterpreta con splendida irriverenza la tragedia di Sofocle Divertissement atroce di uno scrittore che smentì gli stereotipi della sua Svizzera 99
Persone citate: Durrenmatt, Friedrich Dùrrenmatt, Pizia
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