Sette sorelle addio, nelpetrolio è l'ora delle fusioni

Sette sorelle addio, nelpetrolio è l'ora delle fusioni NOMI E GLI AFFARI Sette sorelle addio, nelpetrolio è l'ora delle fusioni Le Borse sono agitatissime, sui listini incombono vari spettri, tra cui la possibile svalutazione della moneta cinese. George Soros, che con la crisi asiatica ha probabilmente preso un altro bagno di sangue, chiede la svaluazione del rublo. Un consiglio che Boris Eltsin si guarda bene dal seguire. Il marasma, insomma, è generale, ma la finanza sembra non accorgersene e raddoppia i suoi sforzi. Negli Stati Uniti, dopo l'offerta di Dresdner per acquistare Paine Webber, quarta casa di brokeraggio americana, ecco il presidente della Deustche, Rolf Breuer porre Giulio Malgara dimostra il riassetto di quote nel gruppo che fa capo a Pietro Marzotto, o la scissione tra partecipazioni bancarie e attività imprenditoriali, e relativa nascita di Max Mara Finance, decisa da Achille Maramotti, forse per rendere più semplice la vita ai tre eredi: Luigi, Ignazio e Maria Ludovica. Per sostenere la crescita nel mondo, Calisto Tanzi, padrone di Parmalat, chiede mille miliardi al mercato e guarda ad una prossima quotazione a Wall Street, mentre Giulio Malgara, re della «pasta fresca» e dell' olio Cuore, convoca i suoi azionisti per dare il via allo sbarco in piazza Affari. Intanto, l'Ifil guidata da Gabriele Galateri stringe i legami con il gruppo Imi-San Paolo di Torino presieduto da Luigi Arcuti, e Mediobanca stringe l'assedio sulla Comit presieduta da Luigi Fausti, nella quale si rafforza l'Hdp di Maurizio Romiti contemporaneamente all'ingresso nel capitale di un nuovo socio: la compagnia Toro. Ma l'operazione delle operazioni, il colpo ferragostano che scuote il mondo del petrolio sono le nozze anglo-americane annunciate dalla British Petroleum guidata da Sir John Browne e l'Amoco presieduta da Lerry Fuller. Evento storico per più di un motivo. Perché con Amoco fusa in Bp sparisce una delle mitiche «sette sorelle», perché si tratta della maggior fusione di tutti i tempi, perché l'accordo è destinato a rivoluzionare l'intero se- Luigi Arcuti Luigi Fausti gmento petrolifero. Le fusioni, come dimostra l'esperienza di altri settori, sono infatti come le ciliegie. Una tira l'altra. E dunque non è azzardato immaginare che, in tempi brevi, l'angloolandese Dutch-Shell e la statunitense Exxon, che guidano la classifica delle compagine petrolifere, rispondano con altri colpi a sorpresa. Il terzo posto del nuovo gigante potrebbe dar loro molto fastidio. Visto anche il costante precipitare del prezzo del greggio. Passato ferragosto, ricomincia l'anno. All'orizzonte si profila la battaglia sulla Agenzia per il Sud che, nei giorni scorsi, con l'intervento di Nerio Nesi sulla «nota aggiuntiva», ha dato esca a un nuovo scontro tra gli uomini di Armando Cossutta e quelli di Fausto Bertinotti. In particolare su quei «lavori socialmente utili» che Tageszeitug, quotidiano della sinistra berlinese, definisce «un buon affare» per la camorra napoletana. Confortato due giorni dopo dall'avvio, a Napoli, di un'indagine da parte del Pm circondariale Vittorio Russo, dopo le dichiarazioni di un disoccupato cui sarebbe stato chiesto un milione per l'iscrizione alle Uste. Ricomincerà la lotta su quel tasso di sconto che il governatore Antonio Fazio non se la sente per il momento di abbassare. E forse sarà finalmente la volta buona per la privatizzazione delle Autostrade presiedute da Giancarlo Elia Maurizio Valori. In au- Romiti tunno, al mercato dovrebbero andare, oltre a Bnl, il controllo di Aeroporti di Roma e di Alitalia, nonché l'ultima tranche di Telecom. Facendo salire a 25.000 miliardi gli incassi 1998 da privatizzazione. Un bel successo per il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi e per il suo braccio destro, il direttore generale Mario Draghi. Forse, dopo tante piccole sconfitte, l'autunno porterà novità al Monte dei Paschi di Siena. Dove il nuovo presidente Pierluigi Fabrizi con grande ottimismo promette l'approdo al fistino per i primi mesi del '99 e insiste sulle prospettive di un accordo con l'Agricola Mantovana presieduta da Piermaria Pacchioni. L'autunno dovrà anche chiarire i programmi della Telecom formato Gian Mario Rossignolo, e certamente vedrà riaccendersi la guerra per il quarto gestore di cellulari, un posto che l'amministratore delegato di Albacom, Giuliano Venturi, considera già suo. Entrerà nel vivo la conquista dei cieli, dove l'aggressivo Richard Branson sembra proprio deciso a sfondare con la sua Virgin sulla rotta Milano-Roma, strappando clienti alla Air One di Toto e all'Abulia di Domenico Cempella. Così come lungo e difficile si preannuncia il braccio di ferro sulle tariffe, che vedrà schierati l'un contro l'altro Pippo Ranci e Franco Tato, Enzo Cheli e la Telecom. Valeria Sacchi Gian Mario Rossignolo Azeglio Ciampi Antonio Fazio gli occhi su Jp Morgan, terza banca d'affari a stelle e strisce. Da noi, più modestamente, l'estate serve per sistemare gli affari di famiglia, come Pietro Marzotto Gian Mario Rossignolo

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