«La Quercia non ha nulla da temere»

«La Quercia non ha nulla da temere» BOSELLI «La Quercia non ha nulla da temere» ROMA. Per Enrico Boselli la notizia del prossimo incontro tra Clinton, Blair e Prodi non deve creare perplessità tra i Ds, né preoccupazioni tra i centristi dell'Ulivo. «L'incontro - ha affermato il presidente dei Socialisti democratici italiani - era previsto. Quando ci riunimmo, da Blair, si discusse di questa idea e si decise di dar vita ad un forum; quindi non capisco l'allarme provocato tra i Ds: a quella riunione c'erano tutti i segretari di partito, Jospm incluso. Riguardo a questo ultimo, non credo, come si è affermato, che si tratti di una esclusione. Forse c'è un minore interesse dei socialisti francesi per il Forum. L'iniziativa di Blair non è nuova: dell'idea di cambiare nome all'Internazionale socialista parlò per primo Brandt, seguito da Craxi, il quale feoe il nome di Internazionale democratica». «Né credo - ha proseguito Boselli - che l'iniziativa faccia correre rischi alle forze più moderate del centro-sinistra, ai cattolici democratici dell'Ulivo; anzi uno degli obiettivi di Blair è proprio quello di aprire la famiglia socialista tradizionale ad un rapporto con altre correnti, come quella cattolica, quella liberale: da parte di queste forze dovrebbe esserci anzi un grande interesse, cosa che ha dimostrato lo stesso Prodi, che è il capo dell'Ulivo e un moderato, cattolico, forse il più centrista di tutti. Del resto faccio fatica a pensare che Clinton sia più a sinistra di Marini o di Dini». [Ansa]

Persone citate: Boselli, Brandt, Clinton, Craxi, Dini, Enrico Boselli, Prodi

Luoghi citati: Roma