Ritardi e silenzi di una pace debole di Mario Ciriello
Ritardi e silenzi di una pace debole F UN MASSACRO PREVEDIBILE "1 Ritardi e silenzi di una pace debole NON vi sono né dubbi né misteri, la strage di Omagh ha una firma ben chiara; responsabile del massacro, annuncia il premier Tony Blair, è un «minuscolo gruppo di fanatici». Un attacco era previsto e temuto, si sapeva che esistevano «nemici della pace», gente decisa a impedire una conciliazione fra cattolici e protestanti, a perpetuare odi e paure. Ma ciò che nessuno aveva immaginato era la ferocia dell'attentato. Il «minuscolo gruppo» ha inflitto all'Ulster la più sanguinosa ferita degli ultimi 30 anni, dall'inizio di quelli qui chiamati «The troubles», i guai. I «fanatici» sono dissidenti dell'Ira, «Ira renegades» li descrivono alcune fonti, una scheggia che non accetta né il processo di pace né le nuove istituzioni cui esso ha dato vita. Nessun gruppo ha rivendicato il massacro, ma l'uomo che chiamò la Tv dell'Ulster per indicare la presenza della bomba, prima dello scoppio, disse di appartenere alla «Real Ira», la vera Ira. E' questo un gruppo irrobustitosi negli ultimi mesi e che sembra calamitare adesso dissidenti, oltre che dell'Ira, da due altre fazioni estremiste, l'Inla (Irish Nal'onal Liberation Army) e la Continuity Ira. La pista più probabile è dunque quella della «Real Ira», ma non si esclude la possibilità di un'operazione congiunta dei tre gruppi. La 'Real Ira», nata in ottobre, sembra contare soltanto su 50-100 effettivi. Ma la forza numerica non significa molto, sul piano militare. In questo tipo di guerra, bastano pochi uomini per fare una strage, l'autobomba offre al I terrorismo d'ogni marca | un'arma possente, invincibile. Il premier ingles Blair In teoria, non dovrebbe essere difficile per le autorità angloirlandesi scoprire e sconfiggere questo nemico. Parecchi uomini di punta della «Real Ira» sono noti ai servizi di sicurezza e, sempre in teoria, l'Ira dei Provo, ora entrata nel processo di pace, dovrebbe offrire collaborazione preziosa nella caccia a questi suoi rinnegati. Purtroppo, e qui si entra nella sfera politica, tale è stata l'ansia di Londra e Dublino di inserire saldamente l'Ira nel nuovo dialogo e nelle nuove istituzioni che hanno accettato una serie di compromessi. In particolare, non si è ancora imposto all'Ira di consegnare le sue anni e neppure di indicare l'ubicazione dei depositi più importanti. Se sarà confermato che l'esplosivo usato ad Omagh proveniva da santebarbare dell'Ira, la tensione si farà acuta. I leaders del Sinn Fein dovranno spiegare perché mai l'Ira ritardi il suo disarmo permettendo così ai dissidenti di fare man bassa sui suoi depositi. Gerry Adams, che del Sinn Fein è presidente, ha condannato «inequivocabilmente» 1'«orrendo» attentato, ma esponenti unionisti hanno subito affermato che l'Ira «non può sottrarsi alle sue responsabilità». Tony Blair ricorda: «Il futuro appartiene al popolo dell'Ulster, non a mia piccola banda di criminali e di psicopatici». Giusto, rna frattanto le tensioni politiche salgono. Londra e Dublino non hanno molte scelte: o distruggono rapidamente queste schegge repubblicane *o dovranno affrontare nuovi e sanguinosi «troubles». Mario Ciriello Il premier inglese Blair
Persone citate: Gerry Adams, Real Ira, Tony Blair
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