Quei 150 irriducibili di Foto Reuter

Quei 150 irriducibili GLI ULTIMI Quei 150 irriducibili Così ha debuttato la «Vera Ira» U LONDRA N cratere profondo due metri nel bel mezzo della campagna al confine tra le contee di Louth e Armagh, scoperto giovedì scorso dalle forze dell'ordine: tutto lascia pensare che sia stato la prova generale dell'inferno di Omagh. Ma il gruppo «Real Ira» non si è accontentato di saggiare le sue capacità di devastazione fra i prati deserti e i cascinali in rovina: due settimane fa aveva fatto saltare in aria il cuore commerciale della cittadina nordirlandese di Banbridge. Era, sinistramente, un altro sabato pomeriggio, ma quella volta la telefonata che annunciava la bomba era stata accurata. L'esplosione aveva ferito 35 persone ma non c'era scappato il morto. Il meccanismo della trappola tesa a Omagh indica che i circa 150 rinnegati repubblicani di questa fazione, nata nell'autunno scorso dalla frattura con l'Ira intenzionata a mantenere il cessate-il-fuoco, intendono stanare a tutti i costi la loro controparte, e cioè gli assassini lealisti. Giusto una settimana fa gli irriducibili dell'Lvf, la criminale organizzazione protestante responsabile dell'omicidio di decine di cattolici, avevano dichiarato un cessate-il-fuoco senza condizioni. E' la logica agghiacciante dell'estremismo che chiama il suo omologo a «uscire a giocare». Se ora i lealisti risponderanno con la violenza, il processo di pace ne uscirà in frantumi. I punti di forza del gruppo «Real Ira», che significa «la vera Ira», sono tre. Primo, il fatto che l'organizzazione non ha niente da perdere perché non ha prigionieri in carcere: le reclute sono per lo più nuove e incensurate, attinte dal bacino di risentimento contro i «traditori» di Ira e Sinn Fein. Secondo, le armi: enormi riserve sottratte fin dal 1995 all'arsenale dell'Ira e immagazzinate in depositi segreti, con tutta probabilità nelle campagne della Repubblica irlandese. Terzo, la leadership dell'ex quartiermastro dell'Ira, un uomo d'affari di Dundalk che controllava la rete dei depositi dei Pro- visionals. Sarebbe stato proprio lui, dopo la rottura con l'Ira dello scorso ottobre, a organizzare un esercito sofisticato, che oggi è in grado di far saltare in aria una bomba con un telefonino. Un altro ex alto papavero dell'Ira sarebbe il vecchio capo delle campagne in Inghilterra, che nell'84 progettò la bomba di Brighton che mancò di poco Margaret Thatcher. Secondo fonti dei servizi segreti, anche se i depositi d'armi dell'Ira non sono stati razziati, il gruppo ribelle avrebbe accesso ai detonatori. Se risultasse che l'organizzazione ha effettivamente usato materiale dell'Ira nell'attentato di ieri, il governo inglese si ritroverebbe pressoché obbligato a espellere il Sinn Fein dal processo di pace. Per il partito di Gerry Adams, il quale non ha mai dichiarato ufficialmente che la guerra è finita, adesso è l'ora della verità. Alle parole di condanna, le prime nella sua storia nei confronti di un altro gruppo repubblicano, a questo punto devono seguire le pressioni sull'Ira affinché si decida a fare i nomi dei rinnegati che hanno causato il disastro di sabato. L'attentato di Omagh mette a rischio la credibilità del Sinn Fein ma gli offre anche la possibilità di mettere visibilmente in moto le leve della sua influenza sull'Ira. La posta nelle mani di Gerry Adams e del suo vice, Martin McGuinness, è oggi più alta che mai. E la spinosissima questione della consegna dell'arsenale dell'Ira diventa di nuovo prioritaria. Ma agli unionisti la distinzione tra Ira e gruppi ribelli proprio non va giù. La maggioranza è convinta che i dissidenti oppostisi al cessate-il-fuoco continuino a ricevere, sottobanco, una generosa mano dai Provisionals. I servizi di sicurezza avevano finora detto che in genere questo awniva a livello dei pesci piccoli. Tuttavia si sa anche che alcuni membri della «Real Ira» si eran-> lamentati del «decommissiona mento per telefono» a loro dire intrapreso dall'Ira, che senza far baccano avrebbe spifferato ai servizi segreti la posizione di alcuni depositi di armi. I Gardai, cioè i poliziotti irlandesi, hanno sventato almeno 10 attacchi della «Real Ira» nei mesi scorsi: hanno tra l'altro intercettato un'autobomba pronta a essere imbarcata su un traghetto per l'Inghilterra, destinazione Grand National, la gara ippica più importante dell'anno. [m. c. b.] Le lacrime di due ragazze sulla scena del massacro di Omagh [foto reuter]

Persone citate: Gerry Adams, Margaret Thatcher, Martin Mcguinness, Real Ira, Vera Ira

Luoghi citati: Inghilterra, Londra