Zalayeta cresce, Salas decolla

Zalayeta cresce, Salas decolla Bomber vecchi e nuovi: lajuve cerca in casa l'alternativa a Inzaghi-Del Piero Zalayeta cresce, Salas decolla E Zamorano fa i gol, in attesa di Ronaldo TORINO. Inzaghi s'è portato il lavoro al mare: per non perdere i tre giorni di vacanza e non interrompere le cure, è partito per le spiagge con il fisioterapista al seguito. Per ora non si parla di accelerarne il recupero. Nella migliore delle ipotesi lo rivedremo a fine settimana, in uno spezzone contro l'Espanyol a S. Benedetto. La Juve si avvicina al primo impegno di prestigio (il trofeo Berlusconi con il Milan) senza avere praticamente provato la sua coppia d'attacco in un test vero. Lippi abbozza ma l'intoppo lo disturba. Se la Juve dovrà dare il 120 per cento per riconquistare lo scudetto o la Champions League, il rendimento di Inzaghi e Del Piero dovrà crescere ancora rispetto all'anno scorso e superare i settanta gol in due: i problemi nella preparazione sono un freno. «Ma il vantaggio - ripete Lippi - è che non c'è molto di nuovo da provare e Inzaghi quest'anno parte conoscendo benissimo i suoi compiti: è completamente trasformato, collabora di più al gioco, rientra spesso». Moggi è convinto che non serva nient'altro, Zalayeta è giovane ma affidabile e il gol segnato a Cesena contro i marocchini proverebbe la sua qualità nell'arrivare in porta: «Si parla di altri giovani fenomeni ma a 20 anni ce ne sono pochi bravi come il nostro uruguaiano. E' un ragazzo serio, che si applica con volontà. Diventerà un protagonista». Insomma, in piazza Crimea sono convinti che l'attacco non vada ritoccato. Fonseca può fare da quarta punta, Amoruso prima o poi guarirà. In realtà la Juve valuterà la situazione in autunno: potrebbe ripetersi l'operazione di un anno fa con Davids, quando ci si accorse che il centrocampo aveva un uomo-in meno e ne serviva uno potente. Per ora c'è una maggiore predisposizione dei centrocampisti al gol: Tacchinardi ha segnato con l'Udinese, Blanchard a Newcastle e Di Livio a Cesena. Peccato che solo il primo avrà un posto da titolare quando rien- treranno Zidane, Deschamps e Davids. A proposito dei francesi, si sarebbe arrivati a un accordo ufficioso per cui giocheranno mercoledì con la loro Nazionale a Vienna ma raggiungeranno il gruppo solo martedì e ripartiranno dopo la partita, per limitare al minimo i danni al programma di preparazione. La Juve non poteva spuntare di più ma è comunque una sconfitta del buon senso, perché impiegare in una partita ufficiale due uoniini che hanno soltanto una settimana di lavoro alle spalle è un attentato alla loro salute. Lippi spera che tutto si concluda bene. Attacchi sotto osservazione. L'Inter aspetta Ronaldo e riaccende Baggio, più rifinitore che uomo-gol. A questo punto è difficile immaginare che Robi fun- zioni da rincalzo di lusso, ecco perché Djorkaeff è sempre più avviato verso la cessione. Bene Zamorano, interessante Ventola. Pirlo s'è visto a Liverpool: non c'è in Italia un giovane che sappia giocare dietro le punte come lui. Al contrario di Lippi, Simoni dovrà fare delle scelte. E' evidente che l'Inter potrà rimediare a infortuni e squalifiche meglio di quanto non potranno fare i bianconeri. Il Parma per ora funziona con Asprilla e Crespo, più che con Chiesa: grazie ai loro gol ha vinto con larghezza in Olanda ma quanto è credibile l'opposizione dell'Heerenveen? Da quello che si è visto il rendimento dell'argentino è determinante: se ripeterà l'ultima stagione il Panna mancherà di nuovo del cannoniere indispensabile per puntare in alto. Balbo s'è visto contro i dilettanti, quando il gioco si farà duro potrebbe rivelarsi un campione agli sgoccioli, un po' come Fonseca nella Juve. Alla Fiorentina aspettano Batistuta, che esordisce oggi, perché finora si sono notati più i fantasisti che le punte: la «grana» di Edmundo fa pensare che pure i viola dovranno lavorare sul mercato per potenziarsi in avanti. Trapattoni, dai sussurri che si colgono, è abbastanza preoccupato perchè l'idea di legare tutte le proprie fortune a Batigol non gli solleva lo spirito: non ha mai voluto dipendere da un solo giocatore, neppure quando si chiamava Platini, figurarsi con l'argentino. Salas, il demolitore dell'Italia maldiniana, è piaciuto con il Real Madrid: lo accostano già a Signori, il quale vinse tre titoli di capocannoniere in quattro anni. Conviene usare prudenza. Come fanno al Milan, dove l'avvio di Bierhoff non ha scatenato entusiasmo: con lui in mezzo all'area sia Weah che Kluivert devono girare al largo. Per ora la giustificazione è che il gioco di Zaccheroni è difficile da metabolizzare: però chi ha allenato Bierhoff negli ultimi tre anni? Marco Ansaldo LA NUOVA ! Il grande avvio di Roti Baggio inette in pencolo il posto di Djorkaeff (foto), che l'Inter potrebbe anche cedere Pippo Inzaghi è fermo ai box dal torneo di Udine a causa di una infiammazione muscolare Per guadagnare tempo, sta facendo tre giorni di vacanza al mare con il fisioterapista al seguito Dopo l'ottima figura fatta al Mondiale francese (nella foto la sua esultanza dopo un gol), il cileno Marcelo Salas ha subito cominciato a segnare anche per la Lazio E i tifosi biancocelesti già sognano