FORZA NEW YORK. Sofia Loren è stata colpita da un attacco cardiaco ed ora si trova al Cornell Medicai Center di New York. Le sue condizioni non si conoI medici negano l

FORZA NEW YORK. Sofia Loren è stata colpita da un attacco cardiaco ed ora si trova al Cornell Medicai Center di New York. Le sue condizioni non si conoI medici negano l Preoccupazione per la Loren ricoverata in ospedale a New York dopo una crisi cardiaca avuta in aereo FORZA NEW YORK. Sofia Loren è stata colpita da un attacco cardiaco ed ora si trova al Cornell Medicai Center di New York. Le sue condizioni non si conoI medici negano l NEW YORK. Sofia Loren è stata colpita da un attacco cardiaco ed ora si trova al Cornell Medicai Center di New York. Le sue condizioni non si conoscono esattamente perché l'ospedale rifiuta di ammettere che fra i suoi pazienti ci sia anche l'attrice e quindi non ci sono «bollettini medici» che la riguardano. Ma la conferma del malore e del ricovero è venuta dalla sua stessa famiglia a Los Angeles. Sofia si è sentita male in aereo, mentre volava appunto da Los Angeles a New York, per presentare il suo libro di cucina «Ricette e memorie». Appena l'aereo è atterrato è stata portata al Cornell Medicai Center ed ora - dicono quegli inservienti dell'ospedale che non seguono la consegna del silenzio - i suoi corridoi sono continuamente percorsi da mazzi di fiori spediti da amici e ammiratori. Il portavoce dell'ospedale, Steve Rubenstein, continua a ripetere imperterrito che «nessuno sotto il nome di Sofia Loren è attuamente ricoverato» e che «chiunque dica il contrario afferma il falso». (Si è cercato di aggirare quella smentita chiedendo se c'era qualcuno sotto il nome di Scicolone, o Pomi, e la risposta è stata la stessa). Ma contro la sua versione ci sono quelle di vari inservienti. «E' una signora così gentile», ha detto un'infermiera. Perfino un dottore, racconta il «Daily News», colto di sorpresa dalla domanda a bruciapelo mentre passava nel corridoio del quarto piano, dove c'è l'unità cardiaca, ha ammesso che sì, la Sofia si trova lì «e non credo che se la stia godendo». Il rimpallarsi di conferme e smentite ha dato adito, come sempre, alle voci più disparate. In un primo momento si era detto per esempio che il viaggio a New York dell'attrice non aveva niente che fare con i libri. Era venuta per sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica (c'era chi diceva di averla vista nei giorni scorsi nello studio in Park Avenue del «mago del lifting», Dan Baker, e di avere notato che aveva «il respiro corto») e il malore l'aveva colta proprio mentre l'operazione era in corso, forse perché il suo cuore aveva avuto difficoltà a sopportare l'anestesia. Non pare proprio che sia così, stando alle informazoni arrivate poi da Los Angeles, anche perché con la chirurgia plastica sembra che Sofia Loren abbia «già dato». Chi l'ha vista nel maggio scorso al Festival di Cannes, infatti, sostiene di avere avuto modo di ammirare una Sofia «tutta nuova», con un volto fresco e del tutto privo di quelle rughe che la natura avrebbe dovuto depositarvi nel corso dei suoi 64 anni di vita. Ma ora quello che conta è sapere come sono le sue condizioni. La notizia, sempre di ieri, che la sorella è partita immediatamente dall'Italia per andare al suo capezzale sembrerebbe indicare che si tratta di qualcosa di preoccupante, ma naturalmente in mancanza di informazioni ufficiali, rilasciate responsabilmente dai medici curanti, nessuno lo può dire. Gli inservienti ciarlieri del Cornell Medicai Center dicono che Sofia è già fuori dalla «cura intensiva» e che adesso si sta gradualmente riprendendo. Dicono anche che gli altri pazienti in queste ore combattono la noia dell'ospedale ^chiedendosi l'un l'altro: «Lo sai chi c'è?», e progettando l'impossibile impresa di awi- cinarla per chiederle un autografo. Nonostante siano anni ormai che Sofia Loren ha cessato di apparire trionfante sugli schermi, la sua notorietà è sempre altissima e ogni volta che decide di tornare sul set fa notizia. E' accaduto con l'aparizione fatta in «Prèt-à-porter» di Altman, nel quale ha perfino ripetuto con Marcello Mastroianni la famosa scena dello spogliarello contenuta in «Ieri, oggi e domani» di decenni prima; ed è accaduto con il secondo episodio di «I brontoloni», con Jack Lemmon e Walter Matthau. I produttori di Hollywood, che in questi tempi di scarse idee appena realizzano un successo decente pensano subito a girare il «seguito», avevano pensato che l'inserimento di Sofia, nelle vesti di un'italiana che vuole aprire un ristorante in un villaggio di rozzi pescatori del Nord, potesse rendere ancora più appetibile la continuazione della storia dei due vecchi amici-nemici che continuano a combinarsene di tutti i colori sin da quando erano bambini. La curiosità fu molta e nelle settimane che precedettero l'uscita del film, tre anni fa, i giornali americani erano pieni di articoli sulla Loren, tutti inneggianti al fatto che nonostante i suoi 60 anni fosse «più affascinante che mai». Ma il film, per la verità, nonostante gli sforzi anche di Lemmon e Matthau, risultò decisamente mediocre. Franco Fattarelli I medici negano la presenza dell'attrice ma un'infermiera svela: «E' una donna gentilissima» Al capezzale è accorsa la sorella, Maria Scicolone II Medicai Center invaso dai fiori , degli ammiratori I parenti smentiscono un intervento di lifting «Era in città per presentare un libro di ricette» if9 Sofia Loren (qui accanto è con il figlio Carlo Ponti jr.) è stata la madrina della moda italiana in giugno a Roma