Kirch fa volare Mediaset

Kirch fa volare Mediaset Kirch fa volare Mediaset $MILANO I è conclusa con una nota di ottimismo la settimana per la Borsa valori, che nell'ultima seduta è riuscita a mettere a segno un recupero dell' 1,70% dell'indice Mibtel, arrivato a 23.484 punti, mentre il Mib30 ha guadagnato 1' 1,97%, a 35.171 punti, e il Midex è salito dello 0,86%. Piazza Affari è apparsa ieri più disponibile a dare spazio agli elementi positivi che a quelli negativi: a imitazione degli altri mercati europei, tutti protagonisti di sensibili rialzi della quota, ha ignorato la nuova déblàcle della Borsa di Tokyo. Il mercato ha iniziato subito in rialzo ( + 0,84% il primo Mibtel) toccando un massimo del +2% nel pomeriggio, per poi cedere qualcosa nel finale. Scarsi gli scambi alla vigilia di Ferragosto, per un controvalore di 1500 miliardi di lire. In grande evidenza nella seduta di ieri le Fiat, salite del 2,97%, e altre blue chip come le Telecom ( + 3,63%), Tim ( + 2,72%), Generali ( + 2,05%), Eni (+1,15%). Improvviso balzo delle Mediaset (+4,58%) sul riproporsi di voci circa accordi per l'ingresso nel gruppo Kirch per la costituzione di un gruppo televisivo paneuropeo assieme alla News Corp. di Murdoch. Molto attive le Montedison ( + 3,16%), bene Parmalat ( +1,66%), arretramento per Pirelli (-1,52%). Andamento discorde per i valori del comparto bancario. Banca Roma è stata protagonista, con un +2,99%, Comit si è limitata a un +0,31%, Credit ò salita dell'1,47%, mentre Bpm ha ceduto l'I,21%. Rialzo pelimi ( + 2,04%) e San Paolo (+1,91%). Sul resto del listino spunto delle Autogrill (+6,86%), cedimento di Hdp (-1,74%), positive le Ericsson (+2,92%) e le Seat ( + 2,50%). Questo per quanto riguarda le giornata di ieri. Se si allarga lo sguardo al bilancio dell'intera settimana, sul piano numerico è negativo, ma non troppo. L'indice Mibtel chiude con un calo dell'1,43%, mentre il Mib30 cede l'I, 14%. L'altalena di Piazza Affari, a volte provocata anche da operazioni sui derivati, è stata resa più visibile dagli scarsi controvalori scambiati - media giornaliera di 2050 miliardi di lire giornaliere. L'andamento del mercato è risultato parecchio selettivo. Evidente la preferenza degli investitori per i titoli difensivi, delle cosiddette «Utilities», tra cui spiccano Edison ( + 6,91% nell'arco della settimana) e Italgas (+8,85%), ma anche Tim (+4,12%). Più problematica la marcia dei tradizionali titoli guida, con Fiat -2,65%, avendo tra l'altro sofferto delle notizie sul calo di immatricolazioni in Italia e sulla crisi del mercato auto in Brasile; Generali ha ceduto lo 0,72%, Eni 1' 1,98% (per i prezzi del petrolio in diminuzione), Telecom ha arginato il calo al -0,65% nella settimana. Ancora positive le Olivetti ( + 0,33%), in lieve ripresa Parmalat (+0,10%). Interesse sui titoli bancari, con Comit +2,22% e per contro Banca Roma -2,67% (il rapporto tra i due titoli per un eventuale concambio si è avvicinato a quota 3,5). Credit segna +0,24%, Mediobanca perde il 4,16%. In difficoltà industriali come Montedison (-4,40%), Benetton (-6,97%) e Pirelli (-3,56%).

Persone citate: Benetton, Kirch, Murdoch

Luoghi citati: Brasile, Italia, Milano, San Paolo, Tokyo