In arrivo il «no» per Malpensa
In arrivo il «no» per Malpensa Lunedì il verdetto preliminare del comitato degli esperti dell'Unione Europea In arrivo il «no» per Malpensa A rischio anche l'accordo tra Klm eAlitalia ROMA. Per Malpensa 2000, scocca l'ora delle decisioni. Lunedì il comitato consultivo degli Stati membri dell'Unione Europea si pronuncerà sul decreto Burlando che trasferisce, a partire dal 25 ottobre, da Linate a Malpensa tutti i voli da e per Milano, ad eccezione del collegamento con Roma. Sembra tuttavia scontato che il Comitato «boccerà» il provvedimento deciso dal ministero dei Trasporti più di un anno fa: il nuovo scalo milanese non ha la dotazione infrastnitturale per diventare operativo con il 25 ottobre e la sua apertura e il trasferimento di voli da Linate favorirebbe l'Alitalia a danno delle altre compagnie. Sembra questo l'orientamento del comitato che esaminerà il documento predisposto dal commissario Ue ai Trasporti Neil Kinnock. Il parere del comitato consultivo non è vincolante, ma si prevede che la bocciatura verrà confermata dalla commissione Trasporti di Bruxelles che il 9 settembre emetterà la sentenza definitiva. L'Ue sembra dunque accogliere il ricorso presentato da 9 compagnie aeree (tra queste British Airways, Lufthansa, Klm e Air France) secondo le quali il trasferimento dei voli a Malpensa e il mantenimento a Linate della navetta Roma-Milano darebbe all'Alitalia un vantaggio competitivo sugli altri vettori. La compagnia italiana, secondo l'accusa, continuerebbe ad aumentare l'«hub» di Roma Fiumicino e ad avere una posizione dominante nel nuovo scalo di Malpensa. A questo punto, solo una soluzione negoziale può scongiurare il no dell'Europa. Le diplomazie sono al lavoro per tentare un compromesso. Un'ipotesi sul tappeto è quella di conferire a Linate il ruolo di «city airport», impedendo, ad esempio attraverso il doppio «check in» sulla tratta Milano-Roma, che diventi uno scalo di smistamento verso altre rotte internazionali. Linate potrebbe poi servire un certo numero di destinazioni nazionali ed europee nel periodo transitorio, in attesa, cioè, che vengano realizzati e ultimati i collegamenti su ferrovia e su strada da Milano per Malpensa. Da parte italiana si fa presente che la decisione dell'Unione Europa non può avvenire a ridosso dell'apertura di Malpensa, prevista per il 25 ottobre, visto che il trasferimento dei voli è stato deciso da più di un anno. Nel merito, il ministro dei Trasporti Burlando non accetta alcuno dei rilievi mossi dall'Unione visto che tutti i collegamenti stradali e ferroviari con Malpensa concordati con Bruxelles saranno attivati tutti nei tempi previsti e, in alcuni casi, con un certo anticipo. Tra le conseguenze della bocciatura dell'Ue ci sarebbe anche quella di rimettere in discussione l'alleanza con l'olandese Klm. Un'alleanza che si basava proprio sul fatto che Malpensa offriva, in prospettiva, la possibilità ai due vettori di costruire un potente trampolino di lancio verso gli approdi europei e intercontinentali. L'Alitalia avrebbe rafforzato la sua presenza sulle grandi rotte, la Klm accentuato la sua penetrazione sul continente. Con lo stop di Malpensa la compagnia olandese sarebbe costretta a gurdarsi attorno per ridisegnare nuovi scenari strategici, [r. e. s.]
Persone citate: Neil Kinnock
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