Ovi: Stream? Certo è utile ma il vero nodo è Internet

Ovi: Stream? Certo è utile ma il vero nodo è Internet Ovi: Stream? Certo è utile ma il vero nodo è Internet ILSUPERTECNICO DI TELECOM LMILANO A convergenza tra Telecom e tv digitale? «Un'ottima operazione, ma certo non per trasmettere le partite di calcio...». Chi sarà il partner di Telecom? «Quel che conta non è la copertura geografica, ma la tecnologia da offrire al cliente. Se mi serve un cavo per Kuala Lumpur, all'occorrenza lo posso comprare...». Il problema più urgente? «Sono tanti. Cambiare, ad esempio, la mentalità di chi lavora in Telecom. Bisogna far capire che, oggi, quel che conta è il marketing. E dobbiamo spiegarlo, cosa difficile, a gente che ha una sua cultura radicata. Mica possiamo partire da zero, come Omnitel o Tim...». Alessandro Ovi, ingegnere, consigliere, su designazione del ministero delle Poste, e membro del comitato esecutivo di Telecom. Grande esperto di telecomunicazioni, advisor di un'istituzione scientifica del calibro di Carnegie Mellon e membro del board del Mit di Boston. «Almeno questo - dice scherzando (ma non troppo) - non diranno che me l'ha procurato Romano Prodi...». Ha taciuto, nei mesi del grande duello in Telecom tra Rossignolo e Gamberale. Ora, però, batte alle porte la stagione delle strate¬ gie. Allora, sentiamolo. E batte alle porte l'intesa tra Stream e Murdoch... «Alt. Il problema è capire che cosa si prefigge Telecom nel rapporto con la tv. E, per farmi capire, devo fare un passo indietro. Perché le novità non mancano di sicuro nelle telecomunicazioni...» Quali novità? «Primo, l'affermazione della telefonia mobile che ha decretato il fallimento del monopolio naturale della rete fissa e l'arrivo di nuovi concorrenti, da Mannesmann a Bouygues all'Olivetti. Secondo, l'integrazione tra rete fissa, il mobile, la trasmissione dati. Il tutto, ovviamente, su scala globale, perché nessuno può accontentarsi del suo mercato locale». E' uno scenario noto... «Vero. Ma non dimentichiamo la rapidità del cambiamento. Solo un paio d'anni fa s'insisteva perché Telecom cedesse Tim». E invece? «Oggi qualunque gestore di una rete fissa non può fare a meno del mobile». Vi cresce Fido. O no? «No. E' vero che Fido è nato in maniera disgraziata, quando in Telecom si temeva che prima o poi si dovesse cedere Tim. Ma oggi la tecnologia Dect è preziosa: Fido permetterà a chi possiede un telefonino di entrare nella rete fissa e di telefonare, senza disturbi, anche allo stadio piuttosto che alla stazione, dove, spesso, il mobile non funziona». Si va verso il contratto unico, allora? «E' la strada obbligata. L'obiettivo è servire il cliente in tutte le sue esigenze: mobile, fisso, trasmissione dati, Internet, videoconferenza. Vale per le aziende, certo, ma il principio conta per tutti». Telecom è pronta? «C'è molto da fare, è vero. L'azienda era concentrata solo sui volumi, sulla produzione. E invece, oggi la prima esigenza è vendere. E non è facile cambiare la testa di 100 mila dipendenti...». Capitolo alleanze. Avete perso il tram At&t... «Loro hanno stipulato un'alleanza con Bt, un colosso della stessa taglia, con esigenze complementari». E adesso? «La logica è quella di stipulare una o più alleanze che ci consentano di completare il nostro pacco di proposte alla clientela». Ovvero? «Quel che conta è che, sotto il marchio Telecom, ci sia un'offerta completa. Abbiamo bisogno di prodotto e di distribuzione intemazionale». Infine, la tv... «Una grande opportunità. Ma ci vuole chiarezza. La vera convergenza è Internet, non il campionato di calcio». Ma si parla solo di questo... «Se si pensa che l'incontro tra telefono e tv significhi che noi ci mettiamo a produrre programmi o diffondere partite di calcio si batte una strada sbagliata. La maggior parte di queste esperienze è già fallita». E in che consiste, allora, il matrimonio tv-telefono? «Non dobbiamo fare la tv, ma comprare l'accesso per far passare, via filo, cavo, banda larga o satellite, poco importa, quelle opportunità necessarie ad un Paese moderno, al passo dei tempi. Non facciamoci illusioni: non possiamo crescere avendo la più bassa percentuale di modem installati dell'Occidente, di collegamenti ad Internet, di occasioni per il commercio elettronico». E' meno affascinante di un abbonamento alla serie A... «Ma è un modo per far guadagnare Telecom. Perché questo Paese ha bisogno di queste autostrade verso il futuro. Se ne sono dimenticati tutti, anche il governo» Ugo Bertone «L'alleanza sul digitale non può solo servire a trasmettere il calcio La vera strada oggi è il contratto globale»

Persone citate: Alessandro Ovi, Bouygues, Carnegie, Gamberale, Mellon, Murdoch, Romano Prodi, Rossignolo, Ugo Bertone

Luoghi citati: Boston, Internet, Kuala Lumpur