Maramotti si fa in due

Maramotti si fa in due Maramotti si fa in due Nasce la Max Mara Finance Srl Con le banche vale 475 miliardi MILANO. In casa Maramotti nasce la Max Mara Finance Srl, frutto della scissione dalla Max Mara Fashion Group Srl. La nuova società conterrà le attività finanziarie del gruppo per un valore patrimoniale di 475 miliardi. Nella nuova società confluiranno, tra l'altro, le partecipazioni nel Credit, in Rolo Banca e in Credemholding. Max Mara Fashion Group conta una trentina di società e 2500 dipendenti con settore di attività principale il tessile, ha sede a Torino ed è controllata al 100% dalla Simon Fiduciaria Simonfid. Il presidente della società scissa è Achille Maramotti, 71 anni, cattolico praticante, appassionato d'arte, è un imprenditore reggiano che, partito dal niente nel dopoguerra, ha costruito un gruppo noto in tutto il mondo con un fatturato globale calcolato in circa 1500 miliardi che controlla 650 punti vendita. Uomo determinato, il vecchio «patron» della Max Mara, ai tempi del boom della sua azienda, era chiamato il «mastino di Reggio Emilia» per la sua durezza. Nemico giurato del sindacato, ai suoi sindacati non ha mai lesinato premi e regali, ma non ha mai voluto saperne di contratti collettivi, consigli di fabbrica e assemblee. Al punto da scontrarsi persino con la Confindustria. L'estratto del progetto di scissione è contenuto nella Gazzetta Ufficiale. In totale, secondo le ultime informazioni, la famiglia Maramotti ha l'I,758% nel Credit e poco meno del 2% nel Rolo. La nuova finanziaria conterrà anche la partecipazione in Credemholding che, secondo le informazioni disponibili, sarebbe in mano alla famiglia Maramotti per il 33%. La holding controlla il Credem, banca che, nei progetti di Maramotti, si avvia verso un accordo con la Banca popolare di Novara. Non tutta la quota della famiglia nella holding di Reggio Emilia sarebbe comunque detenuta dalla Max Mara Fashion Group. Nella nuova srl confluiranno anche le quote in Fintorlonia spa, istituto immobiliare del Nord Spa, Max Mara International Sa, International Fashion Trading Sa ed, inoltre, i crediti verso le società partecipate, i titoli a reddito fisso, la hquidità del gruppo e le polizze di credito, il tutto per un valore di 475 miliardi. La scissione, iscritta nel registro delle imprese il 3 agosto, è del tipo parziale e proporzionale del patrimonio della Max Mara Fashion Group: con l'operazione la società scissa non subirà modifiche statutarie né riduzione del capitale sociale, mentre i soci parteciperanno al capitale della società beneficiaria nella stessa proporzione. La decorrenza dell'operazione ai fini contabili e fiscali sarà pari a quella di efficacia della scissione. La Max Mara Finance srl avrà un capitale sociale di 10,5 miliardi mentre la Max Mara Fashion Group srl ha un capitale di 45 miliardi. La diminuzione del patrimonio di Max Mara Fashion avverrà mediante riduzione delle riserve. Nel consiglio della srl sono presenti i tre figli del fondatore: Luigi, che ne è vicepresidente, nato nel 1957, e come consiglieri Ignazio, nato nel 1961 e Maria Ludovica, nata nel 1953. Secondo l'ultimo bilancio ufficiale consolidato disponibile, Max Mara Fashion Group ha chiuso il 1996 con un fatturato di 1382 miliardi con un utile netto di 181,5 miliardi.

Luoghi citati: Milano, Novara, Reggio Emilia, Rolo, Torino