I sigilli dei Nas alle Terme di Claudio Laugeri

I sigilli dei Nas alle Terme I sigilli dei Nas alle Terme Saint-Vincent, trovati additivi per l'acqua SAINT-VINCENT. Il Nas chiude i rubinetti delle Terme di StVincent. Il sospetto è che l'acqua non sia genuina: i carabinieri hanno trovato vicino alle vasche alcuni sacchi zeppi di magnesio e sodio solfati. «Sono 40 anni che le Terme funzionano in questo modo spiega il direttore, Alfonso Nicoletta -. Guardi che non c'è nulla di misterioso. Quegli additivi servono per un preparato officinale, per ottenére la cosiddetta "acqua attiva", più concentrata di quella utilizzata per la cura "idropinica" e "inalatoria". Ed è tutto autorizzato. Abbiamo persino una convenzione con il servizio sanitario nazionale». I carabinieri del Nas sono arrivati nello stabilimento termale giovedì pomeriggio. In quel momento, gli impianti erano chiusi. Avevano in mano un decreto dei magistrati Rosa Lustro e Fabrizio Celenza che li autorizzava a ispezionare, perquisire e anche sequestrare, se fosse stato necessario. I militari hanno messo i sigilli all'impianto appena hanno trovato gli additivi vicino alle vasche. «Voglio sottolineare che ogni anno riceviamo le ispezioni dell'Usi, con tanto di prelievi e di analisi. Tutto è sempre andato bene. Perché adesso non è più così?» sbotta Nicoletta. Il motivo sarebbe legato al tipo di controllo fatto di solito dall'Usi rispetto a quello ordinato dai magistrati in quest'occasione: non è in discussione la pericolosità dell'acqua, ma soltanto la genuinità. L'unico additivo consentito dalla legge per le acque minerali sarebbe l'anidride carbonica. Il pregio delle acque termali sarebbe proprio nella loro parti¬ colare ricchezza di sostanze, utili per produrre i più svariati effetti. Senza doping fuorilegge. Dopo l'ispezione a Saint-Vincent, non è escluso che i militari del Nas decidano altri controlli a livello nazionale sulle strutture termali. Ieri mattina, i magistrati hanno fatto un sopralluogo per vedere se fosse possibile togliere i sigilli all'attrezzatura di ditribuzione delle acque minerali, per far funzionare almeno alcuni impianti. Niente da fare: ci vorrà il parere di un ingegnere (sarà incaricato dopo Ferragosto) per districarsi in mezzo al dedalo di tubature e sifoni nei sotterranei e stabilire se sia possibile far arrivare l'acqua della fonte alle persone in cura termale senza passaggi a rischio di doping. «Non sono a conoscenza di problemi di salute di qualche cliente delle Terme in conseguenza del trattamento ricevuto dice ancora Nicoletta -. E comunque, sia l'acqua minerale "nonnaie" sia quella "attiva" vengono somministrate dopo mia visita medica. Il ciclo di cura dura in media 12 giorni e i medici tengono sempre sotto controllo i clienti delle Tenne». La struttura è comunale, sott'inchiesta è finito il smdaco di Saint-Vincent Mario Borgio, legale rappresentante dell'impianto. Claudio Laugeri

Persone citate: Alfonso Nicoletta, Fabrizio Celenza, Mario Borgio

Luoghi citati: Saint-vincent