Auschwitz, sfida dei cattolici
Auschwitz, sfida dei cattolici POLONIA Contro il volere degli ebrei e di Glemp, che riunisce i vescovi Auschwitz, sfida dei cattolici Erette altre dieci croci davanti al lager VARSAVIA. Militanti cattolici - rappresentanti di Solidarnosc in Canada e della comunità polacca di New York - hanno eretto altre dieci croci davanti all'ex campo di concentramento nazista di Auschwitz, indifferenti al richiamo del cardinale Jozef Glemp, primate della Chiesa polacca, e alle proteste di Israele e della comunità ebraica internazionale che ritengono inopportuni i simboli cattolici nel luogo in cui un milione di israeliti furono trucidati. Sono già 120 adesso le croci poste vicino all'ex lager, ma di queste una sola, alta 8 metri, è stata collocata dalle autorità ecclesiastiche, dieci anni fa, in memoria di una messa lì celebrata da Papa Wojtyla. Tutte le altre sono state installate da integralisti del Comitato per la difesa della croce, che intendono metterne in totale 152, tanti quanti furono i polacchi trucidati in quel luogo dai nazisti. Il vescovo di Auschwitz, Tadeusz Rakoczy, ha condannato il montaggio delle altri 10 croci, alte 4 metri, e ha ripetuto l'appello di Glemp perché cessino attività «che non hanno nulla a che vedere con la croce, anche se si svolgono alla sua ombra». I vescovi polacchi, cui la legge riserva ogni competenza sui simboli cattolici nel Paese, si riuniranno il 26 agosto per prendere una posizione sulla vicenda, che sta causando un deterioramento delle relazioni tra la Polonia e Israele. II naladinn HppIì estremisti cattolici che combattono la «battaglia delle croci» è l'ex sindacalista Kazimierz Switon che sta sotto una tenda in difesa dei simboli della cristianità. In una conferenza stampa, l'ex sindacalista ha detto che vi resterà finché i vescovi non gli garantiranno che la Croce papale non sarà toccata. «Le altre croci solo i fedeli, che le hanno poste, hanno il diritto di rimuoverle. Se ci sarà bisogno di difenderle, saremo qui in migliaia» ha annunciato Switon. Nel marzo scorso centinaia di residenti della città di Oswiecim, la più vicina al lager, han¬ no lanciato al governo polacco un appello contro la rimozione delle croci (in particolare della Croce voluta da Wojtyla). «Nessuno ha diritto di toglierci la possibilità di venerare la memoria delle nostre vittime», hanno scritto i cittadini di Oswiecim, ricordando che «proprio lo Stato polacco ha custodito le reliquie dell'ex campo di sterminio dopo la fine della guerra». I firmatari dell'appello sottolineano che le attività rivolte al trasferimento delle croci verrranno recepite come un attentato alla «nostra fede». [e. st.] Cattolici rendono omaggio alle croci erette vicino al lager di Auschwitz
Persone citate: Glemp, Jozef Glemp, Kazimierz Switon, Papa Wojtyla, Tadeusz Rakoczy, Wojtyla
Luoghi citati: Auschwitz, Canada, Israele, New York, Polonia, Varsavia
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