«Zeman paghi il danno d'immagine» di Marco Ansaldo

«Zeman paghi il danno d'immagine» «Zeman paghi il danno d'immagine» Pasqualin: ha messo a rischio i contratti di Alex IL PROCURATORE DEL TALENTINO CLAUDIO Pasqualin è un avvocato e, come tutti gli avvocati, quando un suo assistito esce dall'ufficio di un magistrato, qualunque sia stata la ragione per cui l'hanno convocato, dice che il colloquio è stato sereno e soddisfacente. La regola non si spezza per Del Piero. «Alessandro mi ha telefonato afferma Pasqualin dal suo ufficio di Vicenza, da dove controDa una bella fetta del calcio italiano -. E' veramente tranquillo: si è liberato della posizione di chi deve fornire dei chiarimenti e adesso è nella parte di chi si aspetta qualcosa dalla giustizia». Lei è convinto che Zeman pagherà per quello che ha detto all'Espresso? «Noi depositeremo di sicuro la querela: sono convinto che la Federcalcio lo permetterà, in questi casi funziona una specie dì silenzio-assenso». Alla Federcalcio potrebbe interessare che non ci fossero altri strascichi giudiziari. «Al contrario. Il suo interesse è che si chiariscano tutti i punti della vicenda e che chi ha sbagliato paghi». Lei è il procuratore di Del Piero: ci sono già ripercussioni negative sui contratti che stava per firmare? «Esiste un rischio teorico. Lo verificheremo nel tempo e sarà un elemento per la richiesta di risarcimento: credo però che l'immagine di Del Piero sia talmente forte da reggere a questa pubblicità. La gente sa che Alessandro è pulito». Se non lo fosse glielo avrebbe detto? «Assolutamente sì. Sono almeno dodici anni che i calciatori hanno capito quanto la legge '91 li abbia resi lavoratori subordinati ma più autonomi di prima: perciò sono più critici che in passato nei confronti di tutte le imposizioni della società. E se un'imposizione non li convince stia sicuro che alzano subito il telefono e chiamano il procuratore». In quante squadre di A lei ha degli assistiti? «Praticamente in tutte». Perciò vuol dire che tutta la serie A è pulita? «Qualche voce su una sostanza strana l'avrei raccolta: come minimo qualcuno mi avrebbe chiamato perchè mi informassi di cos'era il farmaco che gli volevano dare. Così come parliamo spesso dei problemi medici quotidiani, delle terapie di rieducazione dopo un infortunio, dei fisioterapisti di fiducia che oggi ogni calciatore ha». Ma un calciatore ha la forza di ribellarsi al medico della società che gli consiglia una certa terapia: psicologicamente non è in sudditanza? «Oggi non più. Chiederebbe informazioni e vonebbe essere difeso. D'ora in poi chi fa il mio mestiere dovrà acquisire nuove cognizioni mediche e conoscere qualcosa in più sin prodotti che circolano negli spogliatoi». Stupisce che Del Piero sia rimasto per tre ore e mezza da Guariniello e abbia firmato il verbale più lungo tra quelli stilati finora. Cosa ha detto? «So che è stato un colloquio molto scrupoloso, con tante domande e altrettante risposte precise: Alessandro è stato il primo calciatore chiamato a descrivere nel dettaglio certe pratiche del calcio. Evidentemente il dottor Guariniello aveva molte curiosità da soddisfare e mi risulta che abbia dichiarato di essere soddisfatto». Lei crede che Zeman sia un visionario o un terrorista come l'ha definito Vialli? «In ogni caso non lo si potrà de¬ scrivere come il moralista che ha voluto salvare il calcio: se alla fine si arriverà giustamente alla definizione di una legge più attenta e repressiva dell'uso dei farmaci nello spon, il nipote di Vycpalek non avrà nessun merito. Ho l'impressione che abbia concesso quell'intervista ma gli sia scappata di mano e sia andata oltre le intenzioni. Ma citare Vialli, Del Piero e Ferrara é stato uno sbaglio e lo dovrà pagare». Perchè Del Piero, nella dichiarazione rilasciata all'Ansa, non cita Zeman per nome ma come «il nipote dell'allenatore che ha vinto due scudetti nella Juve»? «Penso per sottolineare che lo zio ha vinto e il nipote no». Ma lei adesso accetterebbe la procura di Zeman? «A parte il fatto che al momento c'è mia regola che impedisce di assistere gli allenatori, credo che non gli serva mi procuratore: i guai se li procura da solo». Marco Ansaldo ■■ Ma la gente sa che Alessandro e un ragazzo pulito: nulla cambierà p p assisto molti altri atleti di A mai raccolto neanche una voce sul doping mm Pasqualin, procuratore di Del Piero

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