La nazionale di Sacchi nel mirino

La nazionale di Sacchi nel mirino TRE CAMPIONI 114 PROCI!RA La nazionale di Sacchi nel mirino Dopo Dino Baggio e Chiesa attesi altri azzurri BOLOGNA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si allunga sulla Nazionale l'ombra dei sospetti evocati dall'inchiesta della procura di Bologna sull'approvvigionamento, lo smercio e la prescrizione di prodotti farmaceutici usati da atleti di varie discipline. Il pm Giovanni Spinosa ha convocato lunedì, come persona informata dei fatti, il cardiologo Paolo Zeppilli, dello staff medico degli azzurri. Ma l'indagine non è confinata al calcio e al ciclismo: martedì, probabilmente, sarà sentito anche Gregor Fucka, della Fortitudo Basket. Ieri, sempre in qualità di testimoni, il pm ha invece sentito i giocatori del Parma Dino Baggio e Enrico Chiesa e il medico sociale della squadra di Tanzi, Massimo Manara. La squadra si avvale per consulenze esterne di uno dei tre medici sportivi imputati, Alberto Maria Bargossi, 50 anni, biochimico del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, che seguì la Nazionale di Arrigo Sacchi nel 1996 in Inghilterra come dietologo, e medico di fiducia, tra gli altri atleti, dello stesso Fucka. Inoltre, è cliente della farmacia dei Giardini Margherita, del dottor Massimo Guandalini, imputato, nella cui abitazione i Nas dei carabinieri hanno trovato ricette di Epo, l'Eritropoietina, un ormone vietato agli sportivi che aiuta a sopportare le fatiche favorendo una iperproduzione di globuli rossi. Una farmacia con cui Bargossi e gli altri due medici sportivi imputati (Pierluigi Fanton, del Vicenza Calcio, e Michele Ferrari, uno dei medici più noti nel mondo del ciclismo) si appoggiavano per frequenti forniture. Nell'interrogatorio dell'altro giorno, Bargossi (l'unico dei tre che ha risposto alle domande del pm) aveva spiegato di aver avviato rapporti con la farmacia dopo che il farmacista gli era stato presentato agli Europei di calcio del '96 dal professor Zeppilli. La farmacia resta al centro dell'indagine: i nomi di Baggio e di Chiesa sarebbero emersi in al¬ cune conversazioni telefoniche intercettate dai carabinieri, intercorse tra i medici e la farmacia. I nomi dei due giocatori sarebbero stati associati a qualche medicinale. Chiesa e Baggio, giunti nella sede dei Nàs alle 9,50 ed usciti verso mezzogiorno, si sono mostrati tranquilli. Ha mai usato Epo?, hanno chiesto i giornalisti a Chiesa. «Non diciamo stupidaggini», si è limitato a rispondere l'attaccante che per problemi muscolari l'altra sera ha mancato la trasferta in Olanda. Chiesa ha detto di non avere mai conosciuto il dottor Guandalini e di non essere mai stato nella sua farmacia. Anche Baggio è apparso sereno dopo il colloquio con il magistrato. «Nessuna domanda particolare. E' stato tutto tranquillo e senza problemi», ha detto. «Ora vado in vacanza al mare». Dunque, una storia finita? «Sì, ma non è mai cominciato nulla». Nonostante la serenità, il centrocampista, vestito di nero, facendo manovra con la sua Lancia Delta in retromarcia ha leggermente urtato l'auto del collega Chiesa. Sul motivo della convocazione dei due giocatori del Parma, il procuratore di Chiesa Vincenzo Rispoli ha spiegato: «Non è stato specificato, ma è solo perché erano nella Nazionale». Gli ha fatto eco l'avvocato Claudio Anzalone, legale e dirigente del Parma, che ha accompagnato Baggio: «Erano giocatori della Nazionale che hanno partecipato agli Europei. Sono due dei tanti che verranno ascoltati». Il Parma ha accolto con un certo nervosismo il clamore suscitato dall'indagine. Il direttore generale del Parma, Michele Uva, sentito telefonicamente, ha detto che la società si riserva «azioni a tutela dell'immagine». Quanto ai rapporti con la farmacia dei Giardini Margherita, Uva è stato secco: «Il Panna è cliente della farmacia, ma è tutto alla luce del sole. I prodotti acquistati sono perfettamente leciti, e tutto è riscontrabile dalle fatture e dai documenti di acquisto. La società è pronta a metterli a disposizione dell'autorità giudiziaria». Nessun commento da parte del medico sociale Manara. Il legale che lo accompagnava, avvocato Fratta, ha però spiegato: «Il dottor Manara è stato sentito sul modo di gestire i vari integratori. Non si è parlato di Epo. L'inchiesta riguarda, forse, medicinali che non ci competono». Marisa Ostalani La procura di Bologna indaga sullo staff medico che assistette l'Italia agli Europei S'indaga sul basket: martedì sarà sentito Fucka, campione della Fortitudo ppcnB«Es Una vigilia di Ferragosto nelle aule giudiziarie per tre star del calcio nazionale. Da sinistra: Alessandro Del Piero mentre su un'auto civetta dei carabinieri raggiunge la procura. Poi Enrico Chiesa e Dino Baggio all'uscita dalla caserma dei Nas di Bologna dove sono stati sentiti nell'ambito dell'inchiesta sull'uso di farmaci agli Europei del '96

Luoghi citati: Bologna, Inghilterra, Italia, Olanda, Sant'orsola