Archeologi presi per clandestini
Archeologi presi per clandestini Archeologi presi per clandestini Intercettata dalla guardia costiera una piroga di universitari ceki ROMA. La capitaneria del porto di Gaeta ha avvistato ieri una piroga con 11 uomini a bordo, pensando che poteva essere uno dei tanti mezzi di fortuna usati dagli immigrati clandestini per raggiungere le coste italiane: invece, l'imbarcazione della capitaneria si è trovata di fronte una «piroga di epoca neolitica», parte di un esperimento di archeologia sperimentale. L'equipaggio era composto, per la maggior parte, da studenti della facoltà di pedagogia dell'Università della Repubblica Ceca, sotto la guida del professor Radomir Tichy, che non ha avuto problemi nel dimostrare la finalità scientifica della sua spedizione. La piroga si chiama «Monoxylon II» e fa parte di una spedizione di archeologia sperimentale, partita il 5 agosto dalle isole Lipari e diretta in Francia, e che il 6 settembre approderà, come ultima tappa, in Portogallo per l'Expo '98. Scopo della spedizione, di cui fanno parte anche due sloveni e un tedesco: dimostrare che i primi agricoltori arrivarono in Europa dal vicino Oriente per via marittima, su imbarcazioni di legno. L'imbarcazione, che trasporta due sacchi di frumento, è la copia di un'autentica piroga preistorica, risalente a 8 mila anni fa, trovata nel 1994 nel lago di Bracciano. Pesa due tonnellate e mezzo ed è stata realizzata per un terzo con strumenti di pietra e naviga senza vela. Tichy ha detto di avere molto apprezzato l'accoglienza degli uomini della capitanieria di porto, «soprattutto in un momento in cui, riguardo ai clandestini la situazione in Italia è particolarmente delicata». [Ansa] Allarme rientrato dopo che a Gaeta la capitaneria di porto aveva avvistato una piroga Ma non si trattava di immigrati clandestini Allarme rientrato dopo che a Gaeta la capitaneria di porto aveva avvistato una piroga Ma non si trattava di immigrati clandestini
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