«Sì, il magistrato ci aiutò»

«Sì, il magistrato ci aiutò» «Sì, il magistrato ci aiutò» // marito di una rapita: ma senza tornaconto INTERVISTA IL CASO FURLANETTO OLBIA IRTA Furlanetto, signora-bene di Olbia, nata a Roma ma innamorata della Sardegna, fu sequestrata nel maggio del 1993. Il marito, Gianfranco Giuliani, per sei mesi si batté come un leone per riportarla a casa. Pagò un riscatto miliardario e la vicenda ebbe un lieto fine. Il giudice Lombardini li aiutò. «Vedo che il nostro disgraziato caso sta tornando alla luce. Mi aspettavo qualche telefonata». Non sarà sorpreso, allora, dottor Giuliani, se le chiediamo brutalmente: è vero che il giudice Luigi Lombardini ebbe un ruolo nei mesi bui del sequestro di sua moglie? «E vero. Oggi posso dirlo. Prima di questa morte tragica non le avrei nemmeno risposto. Ma adesso... Ritengo che il vincolo di riservatezza sia sciolto dopo quel colpo di pistola». Lombardini insomma intervenne. «Sì». Che genere di intervento? «Un intervento assolutamente disinteressato, ci tengo a dirlo subito. Sa...». Premessa chiara. Con i veleni che circolano, attorno a questa morte, lei vuole dire che non dubitò né dubita oggi della buona fede dèi magistrato? «Appunto. Io non lo conoscevo prima di questa tragica occasio- ne. E se lei mi chiede adesso un'opinione sul suo conto, io le dirò che la mia stima era e resta altissima. L'ho anche scritto». In che senso, scusi, ne ha scritto? Dove? «Con mia moglie, anche come forma di sfogo, abbiamo scritto un libro. Una cosa nostra. Un diario. Non so nemmeno se farlo mai pubblicare. Vedremo. Dell'intervento del giudice Lombardini, comunque, anche se il manoscritto non avrebbe avuto alcuna circolazione, io avevo tralasciato. Cioè, per dirla tutta, avevo sorvolato completamente. Ma adesso che il giudice s'è ucciso ho pensato che era giusto riprendere il manoscritto e ag¬ giungere qualche pagina. Sa, in segno di rispetto per la sua figura e per quanto fece nel nostro caso. Il suo apporto». Ecco, dottor Giuliani, andiamo un po' più a fondo di questo intervento. Ci può dire esattamente cosa fece Luigi Lombardini mentre sua moglie Miria era tenuta sequestrata? «Diciamo che probabilmente il suo fu un interessamento sterile. Ma indicativo dell'uomo e del suo interessamento alle persone». Perché lo definisce sterile? Non servì? «No. Per quanto mi consta, fu un binario morto». Lo aveva sollecitato lei, questo interessamento? «No, non io personalmente. Siamo arrivati a lui molto indirettamente. Attraverso una serie di canali. Di più non mi chieda perché non posso dirle». E che genere di interessamento fu? Serviva qualcuno che aprisse un canale di trattativa? «Ecco, diciamo qualcosa del genere. Non posso sapere neanche io. Probabilmente serviva per trovare delle soluzioni». Vi conoscevate? «Assolutamente no. Lombardini l'ho visto per la prima volta in quell'occasione». Aveste comunque degli incontri. «Sì, alcuni incontri». Andò lei a trovarlo a Cagliari? «Sì, andai io». E dove vi incontraste? Nel suo ufficio di procuratore presso la pretura? «No, su questo punto mi scuserà ma non ritengo il caso di dire nulla. Non mi chieda particolari». Ci dica almeno cosa ricorda di quel primo contatto. «Ricordo un incontro breve. Anzi brevissimo». Ma di che cosa parlaste? «L'incontro era mirato a una certa cosa. Non posso dirle quale. Non insista, la prego». Centoventitré giorni dopo il rapimento, il 15 novembre 1993, la signora Miria Furlanetto tornava a casa. Per fortuna, era sana e salva. Era stato pagato un riscatto miliardario. Per gli standard sardi, il suo è stato un sequestro veloce. Dottor Giuliani, a distanza di anni, e sapendo il tragico epilogo che ha avuto la vicenda di Silvia Melis, che cosa pensa oggi del giudice Lombardini? «Che da parte sua non c'era alcun secondo fine. Nessuno interesse. Nel senso dell'interesse economico. Luigi Lombardini secondo me era la persona più disinteressata ai soldi che abbia conosciuto». [fra. gri.] fi fi Secondo me era la persona più disinteressata Nel suo impegno non c'era alcun secondo fine£jp fi fi Gli chiesi di aiutarci ad aprire un canale con i rapitori: ci provò forse senza troppo successo;H Il notaio Gianfranco Giuliani e nella foto piccola la moglie Miria Furlanetto, rapita nel '93

Luoghi citati: Cagliari, Olbia, Roma, Sardegna