Uccisa dall'uomo che la perseguitava
Uccisa dall'uomo che la perseguitava Ricercato dai carabinieri un quarantaseienne sposato e separato, residente in Toscana Uccisa dall'uomo che la perseguitava Valeria attirata in auto e accoltellata in piazza Omero Accoltellata con sei fendenti sull'auto. Uccisa per gelosia, dall'uomo che da mesi la perseguitava dopo averla conosciuta durante una vacanza.-La ragazza è riuscita a precipitarsi fuori dalla vettura e gridare nella disperata ricerca di aiuto, ma alcuni tassisti che hanno assistito alla scena non hanno potuto fare nulla, in attesa dell'arrivo di un'ambulanza. Valeria Melpignano, 21 anni, è morta in una pozza di sangue sul marciapiede dove i tassisti attendono le chiamate in piazza Omero, all'angolo con corso Orbassano. L'uomo che l'ha uccisa è fuggito. Ha fatto perdere le tracce a bordo della stessa auto su cui ha accoltellato la giovane. Gli inquirenti lo stanno cercando: hanno un nome che non svelano ancora e un'età (46 anni). Dalle fonti ufficiali non trapela nulla di più. Si tratterebbe comunque, stando ai pochi particolari forniti dai familiari, di un uomo divorziato, residente, secondo altre indiscrezioni, a Massa Carrara. La stessa persona che, dopo aver conosciuto la ragazza durante una vacanza, aveva cominciato a perseguitarla. Una settimana fa sarebbe stato proprio lui a sequestrare per qualche ora Valeria, sempre per motivi passionali. La giovane impiegata abitava con il padre, la madre e quattro fratelli (tre maschi e una sorella) in via Gaidano 141/C. Un alloggio al quinto degli otto piani di un palazzone che dà le spalle a corso Salvemini, una zona a cavallo tra Città Giardino e Mirafiori. Ieri mattina erano le 7,40. La ragazza stava andando a lavorare in via Alassio 36, dove ha sede la finanziaria (la GF Italia) che l'aveva contattata circa due anni fa offrendole un'occupazione come praticante archivista. Un lavoro delicato, a contatto con documentazioni di prestiti e recupero crediti. Un lavoro che le aveva procurato il padre, Carlo, che ha una piccola officina di autoriparazioni proprio in via Alassio 40, sotto la finanziaria in cui Valeria lavorava. «Un contratto a termine ricorda uno dei responsabili che da qui a pochi mesi con molta probabilità sarebbe stato rinnovato. Sul lavoro Valeria si era dimostrata una ragazza seria e volenterosa. Era stato suo padre, che lavora qui accanto, a darci il suo curriculum, sperando in un impiego. Ma della sua vita privata non sappiamo nulla». Come ogni mattina Valeria era uscita di corsa, dopo aver salutato genitori e fratelli. Probabilmente sotto casa ha trovato ad attenderla lo spasimante, che l'ha convinta a salire sull'auto - una Renault Clio blu noleggiata a Milano - con il pretesto di parlare e accompagnarla in ufficio. Dopo poche centinaia di metri quell'auto è arrivata al fondo di via Gaidano, ha attraversato l'incrocio tra via Guido Reni e piazza Omero, ed è passata accanto ai taxi fermi sotto gli alberi della rotonda, all'angolo con corso Orbassano. Lì, sull'angolo, la portiera del lato passeggero si è aperta. La ragazza è scesa gridando di fronte a decine di persone: tassisti e commercianti che a quell'ora stavano aprendo le saracinesche. «L'abbiamo vista precipitarsi verso di noi, aveva sangue dappertutto - racconta Giovanni T„ uno dei tassisti che ha assistito alla scena -. Alle sue spalle, dall'auto è sceso per qualche istante un giovane, ma è tornato subito sui suoi passi, è risalito sull'utilitaria scura ed è partito sgommando in direzione della tengenziale. Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per quella ragazza: mentre qualcuno cercava di tamponare le ferite, abbiamo avvertito attraverso le radio la nostra centrale, ma l'ambulanza non ha fatto in tempo. E' morta quasi subito, dissanguata, in una pozza di sangue». Anche la tabaccaia, che in quel momento stava arrivando ad aprire il negozio, ha visto quella scena: «Ero ancora in auto, non ho capito bene cosa stesse accadendo - racconta Alida F. -. Ho visto di sfuggita la ragazza correre vicino a quell'auto scura chiedendo aiuto. Ho pensato che fosse stato un incidente, che fosse stata investita. Quando ho parcheggiato, lei era già a terra. Poverina, che fine atroce». Sono subito scattate le ricerche dei carabinieri, con posti di blocco nella zona alla ricerca della Clio blu con le iniziali della targa «AZ 406». Un elicottero si è alzato in volo per controllare la tangenziale e le autostrade, mentre nella stazione Mirafiori e al comando del nucleo operativo di via Valfrè cominciava la sfilata dei parenti, delle amiche e delle colleghe di Valeria per ricostruire amicizie, spostamenti, nomi e indirizzi. Fino a tarda sera massimo riserbo e ricerche serrate. Una caccia aperta a largo raggio che potebbe concludersi in queste ore. Giacomo Bramardo E' riuscita a invocare l'aiuto dei tassisti prima di accasciarsi in un lago di sangue Valeria Melpignano uccisa in piazza Omero. Sopra, la madre
Persone citate: Alida F., Giacomo Bramardo, Valeria Melpignano
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