E il Milan vince su rigore tra i fischi

E il Milan vince su rigore tra i fischi E il Milan vince su rigore tra i fischi Bierhoff spento, Celta piegato dal tiro di Boban S. BENEDETTO DEL TRONTO. Il Milan prepara il Trofeo Berlusconi (25 agosto contro la Juventus) sfidando due formazioni spagnole. Ieri a San Benedetto il Celta Vigo, battuto per 1-0 grazie a un rigore trasformato da Boban e guadagnato dall'amato-odiato Kluivert, e fra una settimana esatta a La Coruna il Deportivo. Una sfida molto indicativa questa marchigiana perché Zaccheroni può schierare la formazione quasi tipo con Bierhoff in attacco, Helveg sulla destra davanti a N'Gotty, oltre ai nazionali Maldini e Costacurta in difesa e al recuperato Albertini a centrocampo. Tra gli undici che iniziano la gara mancano soltanto il nuovo portiere Lehmann, che resta in panchina per dare spazio a Rossi, il difensore Ayala e gli ultimi arrivati dal Mondiale, in allenamento da soli 4 giorni. Negli spagnoli da segnalare il brasiliano Mazinho, ex Lecce e Fiorentina. Per colpa del magazziniere del Celta la gara inizia con 5' di ritardo: ha portato una muta di maglie rosso scuro che al momento di scendere in campo si scopre a rischio di confusione con il rossone • ro milanista. Così i galiziani devono usare le casacche bianche della Samb locale. Il Milan non riesce a superare a pieni voti il primo esame di spagnolo. La squadra è lenta e gli schemi, quelli voluti da Zaccheroni, non sono ancora assimilati dai giocatori. Anche il pressing, uno dei cardini del dettato del nuovo tecnico, latita e spesso la squadra si trova in balia degli avversari che non segnano perché poco incisivi in attacco. Delusi i 9000 spettatori accorsi per vedere Bierhoff. Il tedesco, poco mobile e con le gambe molli per la preparazione non ancora ultimata, si mette in mostra poche volte e sempre con colpi di testa smarcanti che i compagni non riescono però a sfruttare. Così il Milan minaccia poche volte la porta avversaria: la migliore occasione all'inizio della gara quando Bierhoff smarca Guglielminpietro davanti al portiere, che però riesce a deviare. A centrocampo le cose non vanno meglio: la coppia Albertini-Maini fatica a sorreggere le punte e sulle fasce Ba a sinistra non si fa vedere quasi mai e a de¬ stra Helveg corre molto ma trova scarsa collaborazione da Ganz. Inesistenti gli inserimenti dei difensori che fanno già fatica a contenere le sfuriate degli avversari che si rendono pericolosi in almeno tre occasioni. Anche Rossi non convince: commette due papere che gli procurano fischi come ai bei tempi di San Siro. Così il lungo Sebastiano giustifica la sua sostituzione con Lehmann a inizio ripresa. Con il portiere restano negli spogliatoi Costacurta, Maldini e Albertini per fare posto ad Ayala, Sala e Ambrosini. Ma l'andamento della gara non cambia e gli spagnoli sono subito pericolosi: Lehmann deve travolgere un avversario in uscita per evitare guai. Dopo pochi minuti lasciano anche Bierhoff ed Helveg. Il Milan ha una grande occasione al 15': con un lungo lancio Ayala smarca Ganz solo davanti al portiere, ma l'attaccante spara debolmente sul portiere in uscita. Il pubblico, paziente fino a quel momento, si scatena e arrivano fischi per tutti. Per calmare il pubblico Zaccheroni lancia in campo anche Kluivert, Leonardo, Boban e Cardone c poi pure Cruz: tutti si allenano da 4 soli giorni. E l'olandese salva il Milan: si procura subito un rigore (fallo di Eggen), che Boban trasforma al 24' ridando il sorriso ai tifosi. Nino Sorniani

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