La Juve nel segno di Zalayeta di Marco Ansaldo

La Juve nel segno di Zalayeta Tempo di amichevoli: col Raja Casablanca (2-0) a Cesena un Del Piero in crescita La Juve nel segno di Zalayeta A segno anche Di Livio, debutta Tudor Blanchardpiù a suo agio sulla fascia CESENA DAL NOSTRO INVIATO Mettere la Juve e Pantani nella stessa sera, a 15 chilometri di distanza, è stato un azzardo e a giudicare dai vuoti in tribuna, per un evento che gli anni scorsi ingrassava i bagarini, la Juve che ha battuto per 2-0 il Raja Casablanca, in Romagna tira meno del Pirata. Squadra rimaneggiata, avversari senza appeal. Il richiamo è stato debole: qnùndicimila persone, con la sola ambizione di divertirsi a guardare Del Piero, che per il resto questa vice-Juve non è da spettacolo. Alex ha risposto bene, quasi spremesse nell'impegno le energie nervose che si sono accumulate nei giorni dopati di chiacchiere, polemiche e interrogatori. Oggi si presenterà in Pretura, è un'esperienza che lo mette a disagio. E nella gomitata stizzita che ha rifilato in avvio della ripresa a un avversario c'è la conferma di un nervosismo latente. Nel primo tempo contro i marocchini, marcato da un certo Beccali, cognome italiano ma di fisionomia indubitabilmente araba, Del Piero ha prodotto football come non gli era riuscito lunedì a Newcastle: ha colpito la traversa con un colpo di testa al 25', su cross dalla destra di Blanchard, è progredito in velocità e in tre occasioni Chadili, il portiere africano, gli ha respinto con i pugni le conclusioni. Anche nella ripresa è andato vicino al gol un paio di volte. La convivenza forzata con Zalayeta, poiché Inzaghi è fuori uso, sta migliorando. L'uniguayano ha fatto un passo avanti. A noi sembra che non eccella in rapidità, né in elevazione, né in potenza di tiro, ma ha un po' di tutto e il gol che ha segnato al 34', quando si era sorprendentemente sullo 0-0, ha molto della classe e della spregiudicatezza sudamericane: Zalayeta ha approfittato di una finta di Fonseca a centrocampo, ha puntato verso la porta marocchina, ha aggirato El Haimeur, l'ultimo avversario, e ha messo in porta con un tiro teso sul primo palo. Tuttavia siamo un po' scettici che, se un problema dovesse bloccare per qualche tempo una delle due punte, la Juve possa scaricare tutta la responsabilità su un ventenne che deve maturare. Pensando a chi rimane in panchina all'Inter, al Parma o alla Lazio la scommessa juventina è forte. Moggi probabilmente tornerà sul mercato. Oltre a riportare la Juve alla vittoria, dopo un pareggio con l'Inter e le sconfitte con Udinese e Newcastle, l'esibizione di Cesena ha consentito a Lippi qualche correzione e si è visto Tudor, il gigante croato, all'esordio nella difesa bianconera. Il giovanotto che ha la struttura di un armadio a sei ante è entrato nella ripresa al posto di Monterò giocando da centrale in una retroguardia a tre. Birindelli e Iuliano lo hanno assistito a dovere e l'azione dei marocchini si era un po' sfibrata rispetto al primo tempo per cui Tudor ha suscitato impressioni superficiali: ma la stazza c'è, contro avversari alla Bierhoff la Juve avrà probabilmente l'antidoto. Sul piano tattico invece la Juve di Cesena ha rivoluzionato il centrocampo. Lippi ha visto a Newcastle che Blanchard è pericolosamente distratto, talvolta parte in attacco e lascia buchi incredibili come è successo con gli inglesi. Ieri il francese è stato spostato a destra e ci è parso assai più utile, se non altro per il numero di cross che ha messo in area: il Di Livio visto nella ripresa offre però più qualità, e non solo per il gol di testa, al 9', che appuntiamo sul calendario come si fa con gli eventi storici. Conte, al centro, e Tacchinardi a sinistra hanno completato il reparto mentre Fonseca ha provato a ispirare le punte: purtroppo con la solita evanescenza. Con Davids e i due francesi la manovra riprenderà sostanza. A proposito di Deschamps e Zidane, la Juve li ha invitati a parlare con il et francese, Lemerre, per spiegare i problemi che si creerebbero interrompendo la preparazione per rispondere alla convocazione in Nazionale. Oggi ci saranno le telefonate decisive ma la Juve è decisa a non cedere. Marco Ansaldo Zalayeta, qui con Del Piero, ha segnato la prima rete della Juventus nella partita di Cesena con il Raja Casablanca