Colpo al cuore, Ferrer si è ucciso

Colpo al cuore, Ferrer si è ucciso Avrebbe compiuto 64 anni a Ferragosto, abbandonate le scene viveva nel Sud della Francia e dipingeva Colpo al cuore, Ferrer si è ucciso // cantante si è sparato con un fucile PARIGI. Si è sparato un colpo di fucile nel petto, sotto il sole di ieri pomeriggio, in mezzo a un campo di grano dell'angolo di mondo in cui aveva scelto di vivere da venticinque anni. Domani avrebbe compiuto 64 anni, Agostino Ferrari, in arte e in Francia, suo Paese di adozione, Nino Ferrer. Sono quasi tutte in bianco e nero le immagini che le tv francesi trasmettono da ieri pomeriggio, in memoria dello strano personaggio che a metà degli Anni 60 sfornò il meglio del suo repertorio, fragorosa fu l'apparizione con «Sud», un lento languido che fa il verso ai motivi tropicali e che in Francia è ancora un «cult». Ma Nino Ferrer, del mondo dello show-business che proietta in alto e poi stritola, non ne aveva mai voluto sapere. Imprevedibile, fuori da ogni schema, provocatore, se ne andava in giro con il cappello da cow-boy sulla capigliatura bionda e gli stivaletti a punta, incurante di ogni moda, di ogni richiesta del mercato. Si era ritirato perché - ha spiegato in una delle sue ultime interviste - «la musica mi stressa, c'è sempre un contatore che gira, un contatore da un milione di dollari». Abbandonato il microfono, aveva impugnato il pennello, perché «la pittura è molto più serena». Dipingeva grandi quadri nella sua casa di Saint-Cyprien, nel Sud-Ovest della Fi-ancia, spesso paesaggi un po' surreali, con campi di grano simili a quello in cui si è tolto la vita, sempre firmati «Nino». Depressione, dicono le prime voci, Ferrer era abbattuto da quando sua madre era morta, il passato da star gli pesava «come una cappa di piombo», aveva confessato lui stesso, e intorno ai sessant'anni aveva cominciato a soffrire di «un misto di disillusione e disincanto». La chiamava «desabusion», e così aveva intitolato un suo ultimo disco, nel 1993, pubblicato non senza difficoltà, perché la sua casa discografica non accettò le canzoni così come Nino le aveva scritte e lui dovette trovarsi un'altra etichetta. Ferrer di padre italiano e madre francese, arrivò in Fr, \iria nel dopoguerra e frequentò le migliori scuole di Parigi prima di iscriversi alla Sorbona, Archeologia ed Etnologia. Ma la sera andava a suonare il contrabbasso jazz nei cabaret parigini, come il celebre «Port du Saluto. La. voglia di esprimersi, la fantasia, la versatilità, lo spinsero sulla scena e Nino Ferrer divenne personaggio in Francia e in Italia. Ma non era il suo mondo, tanto che lui preferì ritirarsi nel suo angolp di campagna dove allevava i cavalli, dipingeva e suonava nel suo studio e fumava la pipa, con passione, tanto da ottenere un riconoscimento dalla Confraternita degli artigiani della pipa. Nel 1978 sposò Jacqueline Monestier, dalla quale ebbe due figli. A Jacqueline ha lasciato l'unica lettera prima di morire, quella in cui spiega il suo gesto. La donna ha capito subito che non era una semplice minaccia, ha avvertito i gendarmi, ma nessuno è arrivato in tempo a salvarlo. I francesi lo hanno rivisto un'ultima volta in una serata in suo onore nel 1995, con numerosi ospiti (fra cui Sheryl Crow, la cantante rock americana), ma il ricordo dei successi era per Ferrer solo un peso. Aveva fatto di tutto per stemperare le sue angosce, per trovare pace ad un carattere insoddisfatto, senza riuscirci. «Ci mancherà», ha detto commosso in tv, il primo ministro, Lionel Jospin. Tullio Giannotti L'indimenticabile interprete di «Agata» «Donna Rosa» «Vorrei la pelle nera» Lettera alla moglie che tenta di salvarlo Jospin commosso in tv: «Ci mancherà» Nino Ferrer era nato a Genova Col// ca 1 A sinistra: Nino Ferrer assieme a Brigitte Bardot (un amore del 1971 ) Sotto: il cantante con Raffaella Carrà nel pieno della carriera. A destra: sempre Ferrer con Caterina Caselli Nino Ferrer era nato a Genova

Luoghi citati: Francia, Genova, Italia, Parigi