Laura, donna colpita da temporanea follia

Laura, donna colpita da temporanea follia I MILLE RUOLI DELLA MORANTE Laura, donna colpita da temporanea follia ■ MPOSSIBILE da etichettare, I difficile da definire come attriH ce e come donna: in una parola, imprendibile. Ora musa del cinema d'autore, ora simbolo di erotismo estremo come nell'ultimo film di Vicente Aranda, ora interprete di pellicole corali in cui si accontenta di piccoli, ma intensi ruoli. Laura Morante è una donna in movimento, senza percorsi stabiliti davanti agli occhi, senza preclusioni artistiche, e attualmente anche senza fissa dimora visto che, con il nuovo compagno, lo scrittore americano Barry Gifford, è alla ricerca di un nuovo posto dove mettere le radici, di certo negli Stati Uniti. Bella anche con i bigodini in testa, con una canottiera nera qualunque e con il trucco da rifare, l'attrice parla dei suoi prossimi impegni, che vanno dal film dell'esordiente Laura Belli che sta girando in questi giorni a Roma, alla partecipazione alla prossima Mostra del cinema di Venezia con «L'anniversario» di Mario Orfini, al progetto da realizzare con Gifford, autore di «Cuore selvaggio», il romanzo da cui David Lynch ha tratto l'omonima pellicola interpretata da Nicolas Cage e Laura Dern, premiata con la Palma d'oro al Festival di Cannes del '90. La saga dei due protagonisti di allora, Sailor e Lula, è andata avanti negli anni e il prossimo film, diretto dallo stesso scrittore, racconta la storia del loro figlio ventenne: «Dovevamo cominciare a girare a novembre, ma ho l'impressione che l'inizio delle riprese sarà rinviato. Il titolo è già deciso: "Sultani d'Africa" come il romanzo». Prima di quest'impegno ci sarà la passerella veneziana, esperienza che Morante conosce bene: «Sono già andata varie volte alla Mostra di Venezia e mi piace sempre, anche se i film italiani, in quel contesto, vengono quasi sempre maltrattati. Il ruolo che interpreto nel film di quest'anno, "L'anniversario", mi ha molto divertita, soprattutto perché, nella prima parte della storia, sono una donna affetta da momentanea follia, assolutamente incapace di ricordare che cosa è accaduto durante la notte dell' anniversario di matrimonio». La possibilità di essere altra, di cambiare sempre e completamente, è una delle principali molle che spinge l'attrice a lanciarsi senza troppi dubbi nelle imprese più varie: «Non mi piace restare chiusa in una determinata immagine, il gusto del gioco e del travestimento è alla base di questo mestiere: se ci si rinuncia che divertimento c'è? Non credo affatto che la carriera di un attore debba essere coerente, anzi, sono convinta del contrario. Molti, dall'esterno, hanno ritenuto che certe tappe della mia carriera corrispondessero a scelte precise e invece non è così: sono stata febeissima, per esempio, di essere la protagonista di «Bianca» di Nanni Moretti, ma questo non vuol dire che mi ero votata unicamente al cine¬ ma d'autore. Il cinema che voglio fare è solo quello buono e in nome di questo ho anche sacrificato spesso i miei bisogni d'attrice. Voglio dire che la cosa più importante per me è stare dentro un bel progetto, non necessariamente al centro. Anzi, la mia mancanza di egocentrismo mi ha fatto fare un sacco di figuracce: ricordo che quando Moretti mi descrisse per la prima volta il ruolo di "Bianca" la prima cosa che ho detto è stata: "Sai chi andrebbe bene per questa parte?" E lui, stupito, mi ha subito detto "ma allora questo personaggio non lo vuoi fare?"». Al cinema Laura Morante ha l'impressione di poter dare ancora molto e forse per questo preferisce i registi che chiedono tanto, che mettono davvero alla prova: (Anche in amore è così, cerco sempre rapporti in cui vengo messa in gioco, giudicata fino in fondo, mai lasciata in pace». Eppur Morante è una che fugge appena ha la sensazione di sentirsi oppressa, «di non poter vedere chiaramente l'orizzonte. Mi è capitato, sia in amore che nel lavoro, ed è sicuramente la mia paura più grande. Così come temo la solidità e provo diffidenza per tutto quello che appare definito: sono d'accordo con Kafka che diceva "Mi fido solo di quei dottori che, dopo avermi esaminato accuratamente, dicono di non aver capito niente"». Fulvia Caprara Grazia Cucinotta, protagonista del film di Chiti «La seconda moglie», dal 'altro Laura Morante, presente ta dllia Laura Morante è protagonista nel film «L'anniversario di Orfmi Laura Morante è protagonista nel film «L'anniversario di Orfmi

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