I «costi» della Telecom nel mirino dell'Ue
I «costi» della Telecom nel mirino dell'Ue Indagati anche sei altri gestori in Grecia, Irlanda, Austria, Portogallo, Finlandia e Lussemburgo I «costi» della Telecom nel mirino dell'Ue 77 check-up sulla interconnessione del traffico internazionale BRUXELLES. La Commissione europea ha deciso un supplemento della sua indagine sui costi delle telefonate internazionali per sette operatori dell'Unione Europea «le cui tariffe potrebbero risultare in margini di profitto eccessivi»: fra le società indicate ieri da Bruxelles figura Telecom Italia insieme alla greca Ote, Telecom Portugal, l'irlandese Telecom Eireann, l'austriaca Post & Telekom, la finlandese Sonera (ex Telecom Finland) e Postes et Télécommunications Luxembourg. L'inchiesta della direzione generale della concorrenza, che fa capo al commissario Karel Van Miert, era stata avviata nell'ottobre 1997 sui gestori dei 15 Paesi Ue. Al centro dell'indagine sono state, in una prima fase, le tariffe concordate bilateralmente fra l'operatore del Paese da cui parte la chiamata e quello del Paese di destinazione (accounting rates), che si riflettono sul costo finale a cari¬ co del consumatore. In una seconda fase dell'investigazione - ha spiegato il capo della divisione telecomunicazioni della direzione concorrenza, Herbert Ungerer - sono stati esaminati i margini fra queste tariffe e quelle di interconnessione nazionali, aumentate di costi aggiuntivi «specifici» per le telefonate internazionali. Nei sette casi in cui la differenza media è risultata superiore al 100%, la Commissione ha ritenuto opportuno un supplemento d'indagine. «Le authority nazionali per le telecomunicazioni - ha aggiunto Ungerer - sono state informate dei risultati della nostra indagine. Se esse decideranno di approfondire l'inchiesta sotto la propria giurisdizione, la Commissione sospenderà la propria indagine e esaminerà dopo sei mesi se proseguirla». Ungerer ha sottolineato che la Commissione non è giunta ad alcuna conclusione o giudizio, ma solo ad identificare i casi che meritano ulteriori verifiche. Ma da Telecom Italia arriva una precisazione: «I dati su cui l'Ue ha deciso di avviare l'indagine sulle tariffe telefoniche non sono attuali e non riguardano le tariffe internazionali». Secondo Telecom Italia sono stati chiesti tra ottobre 1997 e febbraio 1998, «oggi sono cambiati - sostiene la società - e sono allineati ai valori di mercato». Nel testo diffuso dalla Commissione - rileva poi Telecom - non si parla mai di tariffe riferite all'utente finale, ma si analizzano solamente i costi che i diversi gestori vicendevolmente assumono per terminare il loro traffico internazionale. Il problema è anche quello di arrivare a un riequilibrio equo delle tariffe. E qui la polemica cresce. Telecom Italia insiste, infatti, che vanno ulteriormente tagliate le telefonate interurbane e internazionali, mentre i canoni e i costi delle chiamate locali devono subire ulteriori significativi aumenti. Il gruppo italiano replica a Bruxelles «I vostri dati non sono attuali» li commissario europeo Karel Van Miart che ha avviato l'inchiesta nell'ottobre dell'anno scorso
Persone citate: Herbert Ungerer, Karel Van Miert, Ungerer
Luoghi citati: Austria, Bruxelles, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo
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