Disoccupazione, Bonn pensa a un salario sovvenzionato di E. N.

Disoccupazione, Bonn pensa a un salario sovvenzionato Lo vuole il governo Kohl, industriali contro Disoccupazione, Bonn pensa a un salario sovvenzionato BONN. «Non è un'arma segreta contro la disoccupazione, ma uno strumento che aiuterà a migliorare la situazione». L'ottimismo del ministro del Lavoro Norbert Bluem non trova grandi consensi fra opposizione e industriali: ma il «Kombilohn», un salario minimo integrato con sussidi dello Stato, suscita l'interesse della confederazione sindacale «Dgb». Il timore è che la nuova iniziativa di Kohl per combattere la disoccupazione - presentata ieri a 6 settimane dalle elezioni del 27 di settembre - sia una forma mascherata di lavoro sovvenzionato. Bluem respinge il sospetto, sostenendo che l'intervento dello Stato favorirà al contrario la creazione di posti di lavoro, soprattutto nel terziario: «Da una parte vogliamo spingere i datori di lavoro a creare nuovi posti nei settori a più basso salario. Dall'altra vogliamo convincere i disoccupati ad accettare questi lavori, migliorandone il compenso». Del Kombilohn - che sarà adottato per un periodo di prova di 4 anni - potranno approfittare per un massimo di due anni i disoccupati iscritti nelle liste di collocamento da più di dodici mesi, che attualmente sono un milione e 350 mila. Accettando lavori a basso salario, riceveranno grazie all'integrazione statale una somma del 20% superiore a quella garantita dal sussidio di disoccupazione, che varia fra il 53 (per i single) e il 57% (per chi ha famiglia) dell'ultimo salario netto. In questo modo verrebbe garantito un reddito compreso fra il 73 e il 77% dell'ultimo salario. Anche il timore che l'integrazione gravi sul bilancio pubblico viene respinta da Bluem: il Kombilohn verrà finanziato risparmiando sui sussidi di disoccupazione, garantisce il ministro, [e. n.]

Persone citate: Del Kombilohn, Kohl, Norbert Bluem

Luoghi citati: Bonn