l'Europa limita j danni

l'Europa limita j danni l'Europa limita j danni Milano cede un modesto 0,01% dopo cinque ore di altalena MILANO. Cinque ore di paura temendo un nuovo crollo delle Borse e poi, quando nessuno se l'aspettava, un recupero che ha limitato i danni. Giornata sull'ottovolante e se, alla fine, Parigi ha chiuso in rialzo dello 0,15% e gli altri mercati europei se la sono cavata con perdite non drammatiche, Milano -0,10%, Francoforte 0,58%, Zurigo -0,72%, Londra 1,14%, molto si deve alla buona partenza di Wall Street che nessuno metteva in conto e che ha fatto da parafulmine. Tutto bene quel che finisce bene. Ma che brividi all'inizio quando tutto lasciava presagire un giovedì pesante. Le Borse dell'Asia che partono male e chiudono peggio, Hong Kong che si rimangia con gli interessi il recupero del giorno prima e perde quasi il 3%, Singapore giù del 2,4%, Bangkok dell'1,4%. E poi le parole di Mastini Hayami, governatore della banca centrale giapponese, che ha ammesso che «la ripresa non è all'orizzonte». Non che si aspettassero chissà quali rassicurazioni, i mercati, ma detta così, dall'uomo che ha in mano tutti i conti dell'economia giapponese, la prospettiva non è certo allegra. Ma è da Mosca che, a un certo punto, arriva la tegola. Complice Geroge Soros, il mago della speculazione monetaria, che al Financial Times., una delle Bibbie dei mercati internazionali, ha scritto una lettera per dire che il rublo va svalutato al più presto di un 15%-20%: «altrimenti sarà il disastro». Capirete l'allegria. Già la Borsa di Mosca sta passando le sue settimane di passione, figuratevi cos'è successo non appena sono rimbalzate le parole di Soros: precipita del 6% in apertura l'indice Rts, vengono sospese le contrattazioni, ripartono dopo un'ora e l'indice va giù dell' 11%. Disastro. In un attimo le paure di Mosca fanno proseliti. C'è chi comincia a far due conti e a temere l'effetto dell'orso russo: molte banche occidentali, spiegano gli analisti, soprattutto le banche tedesche sono esposte con la Russia, una svalutazione potrebbe avere effetti incalcolabili. La Borsa di Francoforte parte in picchiata (-1,31%) e a metà mattina è quella dove il nervosismo si fa sentire di più, l'indice Dax è giù del 2,36%, ma anche le altre Borse non brillano: Londra è sotto dell'1,94%, piazza Affari dell' 1,42%, Parigi tocca il -2%. A Wall Street molti analisti leggono nell'andamento in ribasso dello Standard and Poor's, l'indice del future, una giornata di passione per il Dow Jones. La sorpresa arriva venticinque minuti prima delle quattro. Non solo Wall Street non cede, va su di 50 punti, supera quota 8600. Un secondo e tutte le Borse d'Europa cambiano segno, in mezz'ora piazza Affari macina 350 miliardi di scambi e solleva il Mibtel in rialzo dello 0,10%, Francoforte abbandona il lutto e respira ( + 0,32%), Parigi recupera (0,21%). Ncn che sia tutto risolto, al contrario, le ragioni per essere cauti restano intatte tanto è vero che Wall Street, partita come nessuno s'aspettava, prosegue in altalena su e giù, più giù che su e perde una cinquantina di punti. Così piazza Affari non va su ma nemmeno sprofonda, chiude a 0,10% grazie anche ai rialzi di Tim (+2,45%), di Fiat (+1,33%) e delle solite banche, Comit (+1%) e Banca di Roma (+1,18%), che dopo l'ultima notizia emersa ieri (una quota, inferiore al 2%, di Comit acquistata nelle scorse settimane dalla Toro già azionista della Banca di Roma) la Borsa vede sempre più vicine all'unione dei due istituti, [a.z.l

Persone citate: Mastini Hayami, Soros