« Aiuta solo le casse»

« Aiuta solo le casse» « Aiuta solo le casse» La Corso all'attacco: «Accanimento ingiusto» «Provvedimenti vergognosi, utili soltanto a risanare in fretta le casse comunali». E' dura Carla Corso, fondatrice del Comitato per i diritti civili delle prostitute, nel criticare le ordinanze «anti-lucciole». Loi non crede che multare prostitute e clienti serva ad arginare il fenomeno? «Assolutamente no. E' una repressione contro le donne, che sono le vittime di questo fenomeno. Gli amministratori si accaniscono contro i più deboli, per realizzare facili guadagni». Che cosa propone allora? «La lotta va fatta alle organizzazioni criminali, agli sfruttatori. E invece non si fa mai niente contro i trafficanti, contro chi si arricchisce sulla pelle della miseria. Le ragazze sono costrette a prostituirsi, devono portare i soldi a chi le ha buttate sulla strada. Se non possono vendersi a Milano, si sposteranno qualche chilometro più in là. La vergogna dello sfruttamento non si ferma con una multa. Bisogna aiutare le ragazze che denunciano le organiz- zazioni. Aiutarle con un progetto sociale di assistenza e reinserimento nella società, con un permesso di soggiorno. Adesso, dopo la denuncia, le aspetta un decreto di espulsione: ma loro non vogliono tornare a casa». I provvedimenti dei Comuni arrivano dopo le proteste dei cittadini, che non tollerano viavai di auto e schiamazzi notturni. Un problema che in qualche modo va risolto. «Non con le multe. Bisogna creare zone dove consentire la prostituzione. Attenzione, non parlo di quartieri a luci rosse, ma di parti della città che di notte sono deserte, come le zone commerciali, dove le prostitute possano lavorare tranquillamente senza disturbare nessuno», [a. tor.] Carla Corso, una delle leader del movimento delle «lucciole»

Persone citate: Carla Corso, Loi

Luoghi citati: Milano