Aria ammalata in tutta Europa

Aria ammalata in tutta Europa Aria ammalata in tutta Europa BONN. La cappa dell'ozono non è soltanto un fenomeno italiano, ma una vera e propria epidemia europea. A cominciare dalla Germania, dove le alte concentrazioni del gas nell'aria hanno convinto quattro Laender tedeschi a decretare il divieto di circolazione degli autoveicoli. Tuttavia, l'appello delle autorità sembra caduto nel vuoto: secondo quanto hanno reso noto le forze di polizia di BadenWuerttemberg, Renania-Palatinato, Saar e Assia, infatti, le eccezioni contenute nel decreto erano tali e tante che il volume di traffico sulle strade è stato paragonabile a quello di una qualsiasi giornata feriale. Intanto, l'«Adac», l'Automobile club tedesco, ha duramente criticato le misure, considerandole troppo drastiche: l'80 per cento dei veicoli in circolazione nel Paese - secondo quanto ha ricordato un comunicato dell'associazione - è dotato di catalizzatore ed è, quindi, automaticamente escluso dal provvedimento di divieto. Inoltre, sempre secondo l'Adac, il blocco non avrebbe un effetto decisivo sulle concentrazioni di ozono. Ma anche in Gran Bretagna si sta prendendo in considerazione la possibilità di fermare, o almeno limitare, il traffico: lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente John Prescott, spie- Misure in Gere Londrun pd'eme anti-auto mania a studia iano genza gando che il governo di Londra sta contemporaneamente valutando l'applicazione in tempi rapidi di un piano per migliorare e incrementare le rete dei trasporti pubblici. Una notizia che ha suscitato l'immediato plauso delle organizzazioni ecologiste. Una «ricetta» molto simile si sta pensando in Francia, dove il ministro dell'Ambiente, Dominique Voynet, ha deciso di convocare una commissione speciale, in questo caso il «Comitato nazionale per l'aria». Dalle prime indiscrezioni si sa che una delle misure sarà un «pacchetto» per limitare il traffico di almeno il 15 per cento. «Stiamo elaborando provvedimenti d'urgenza», ha dichiarato il ministro: in particolare, «rinforzo dei controlli tecnici per la misurazione dei livelli d'ozono, controlli più stretti sulle emissioni urbane, non solo automobilistiche, acquisto di flotte di veicoli da parte di società e aziende per sistemi di trasporto collettivo». Allarmi-ozono stanno arrivando in queste ore anche da altri Paesi europei, Svizzera e Grecia in testa, particolarmente colpite dall'eccezionale ondata di caldo. Ma ad Atene non è bastata la circolazione a targhe alterne per migliorare la situazione-inquinamento. L'ozono, infatti, ha ampiamente superato «quota 180». [r. cri.) Misure anti-auto in Germania e Londra studia un piano d'emergenza

Persone citate: Dominique Voynet, Gere, John Prescott