Trenta bimbi clandestini stipati dentro un camion

Trenta bimbi clandestini stipati dentro un camion Odissea da Praga a Vicenza per 85 romeni Trenta bimbi clandestini stipati dentro un camion Per due giorni hanno viaggiato chiusi tra gli escrementi, senza cibo e acqua VICENZA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Ho un camion davanti a me, dal telone posteriore escono mani e teste di bambini...». Li hanno scoperti così, grazie ad un autista di pullman che ha telefonato alla polizia con il cellulare. Erano in 85, dentro il cassone del camion grande 14 metri quadri in tutto: 17 centimetri e mezzo a testa. " E' lo spazio in cui hanno vissuto per quasi due giorni i clandestini romeni partiti da Vienna e fermati a mezzogiorno dalla polizia al casello di Vicenza Ovest, sull'autostrada A4. Ma solo 28 di loro erano uomini robusti in cerca di lavoro. Nell'autocarro c'erano infatti anche 23 donne e 34 bambini, compreso un neonato di un mese e mezzo. Per ora i clandestini sono stati sistemati nei locali della questura e nella caserma della polizia stradale. Vengono da Bucarest, Arat, Timisoara. Pochi hanno documenti. Disidratati, affamati, stremati dal caldo: per alcuni di loro, sei bambini, due donne e un ragazzo, è stato necessario il ricovero in ospedale. Le condizioni igieniche dentro il camion erano terribili: niente fermate, i bisogno corporali si facevano dentro, in mezzo agli altri. Vista la situazione all'inizio si pensava di ospitarli in scuole e asili. Poi la decisione: in serata saranno tutti riaccompagnati a Tarvisio e consegnati alle autorità austriache. Austriaca è infatti la targa del mezzo e austriaco è l'autista, Franz Smekal, arrestato con l'accusa di introduzione di clandestini in Italia. Smekal ha anche spiegato al magistrato Paola Mossa che il suo «carico», partito da Vienna, era destinato a Milano. Per conto di chi ancora non si sa. In tasca comunque il camionista aveva 3000 scellini, circa 420 mila lire. Il problema, dicono in questura, è che non si capisce come mai tanti bambini e donne. Certo non venivano in Italia per cercare lavoro. Così il dubbio che dietro al trasporto stile carro bestiame ci sia qualcosa d'altro: forse il traffico di bambini? Tutto da verificare. Un ragazzino, Leonardo, è riuscito a spiegare in qualche modo che viene da Arat e che assieme a padre, madre, fratellino, sono saliti sul camion a Vienna. Hanno pagato? «No soldi, no soldi» insiste. Comunque il rischio, ora, è che si stia aprendo un altro fronte per l'immigrazione clandestina: dopo le isole del Sud, tocca ai valichi delle Alpi. Alessandro Mognon

Persone citate: Alessandro Mognon, Franz Smekal