Dal Cremlino alla stazione spaziale di Anna Zafesova
Dal Cremlino alla stazione spaziale Jurij Baturin: non sono un raccomandato, ma un cosmonauta come gli altri Dal Cremlino alla stazione spaziale In volo verso la Mir Vex consigliere di Eltsin MOSCA NOSTRO SERVIZIO C'è chi da piccolo sogna di diventare pompiere, polizotto o cantante rock. Jurij Baturin ha portato nel cuore per tutti i suoi 49 anni il sogno di andare nello spazio. Un desiderio che si è realizzato ieri alle 13,48 ora di Mosca, quando il missile Sojuz è decollato verso la stazione orbitante Mir. Ma che difficilmente si sarebbe avverato se Baturin non fosse consigliere del presidente Boris Eltsin. Anche altri Paesi in precedenza avevano deciso di spedire tra le stelle non solo piloti e ricercatori, ma anche persone comuni. Gli Stati Uniti avevano tentato l'esperimento - conclusosi tragicamente con l'esplosione del «Challenger» - con una maestra, i giapponesi avevano preferito un giornalista. La Russia ha deciso di lanciare nello spazio un burocrate che ieri ha preso posto sulla Sojuz insieme con il comandante dell'equipaggio Ghennadij Padalka e l'ingegnere di bordo Serghej Avdeev. Baturin però smentisce categoricamente di aver ottenuto il diritto ad andare sulla Mir solo grazie alla sua posizione altolocata. Si è laureato in astrofisica e aveva lavorato all'Ente spaziale russo prima di convertirsi alla storia e al giornalismo, diventando tra l'altro l'autore della legge eltsiniana sulla libertà di stampa. «Non sono un peso morto, ma un cosmonauta come tutti gli altri - ha detto - e svolgerò in orbita esperimenti in base al programma». Non è molto chiaro cosa riuscirà a fare in 12 giorni di permanenza nello spazio: i suoi compagni rimarranno invece sulla Mir per almeno sei mesi. Gli altri cosmonauti affermano di non nutrire alcun rancore nei confronti di Baturin che ha superato tutti i test, si è allenato per diversi mesi e ha perso 12 chili per potersi infilare nella tuta spaziale. Ma forse qualche motivo d'invidia ci sarebbe: Padalka, per esempio, ha aspettato il suo turno per nove anni, mentre Baturin ha ottenuto l'ok per il volo in pochi mesi. Nulla di strano, se si tiene conto che - fino a due mesi fa - era consigliere di Eltsin per la difesa e supervisore delle ricerche spaziali. Il volo dell'ex inquilino del Cremlino forse potrà aiutare il settore spaziale russo a salvarsi dalla bancarotta. Per il lancio di ieri l'agenzia spaziale è stata costretta a farsi prestare i soldi. Padalka, Avdeev e Baturin saranno il penultimo equipaggio della Mir prima che venga distrutta, e dovranno cominciare la procedura per la graduale discesa della vecchia stazione spaziale. Mosca non ha più soldi per mantenerla hi orbita. Anna Zafesova J L'ex consigliere di Eltsin Jurij Baturin, a! centro, s'imbarca sulla Sojuz
Luoghi citati: Mosca, Russia, Stati Uniti
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