«Si agli integratori»

«Si agli integratori» «Si agli integratori» Nizzola: lottiamo solo contro ciò che fa male ROMA. Grazie a Zeman per l'allarme lanciato se lo ha fatto per evitare al calcio quanto accaduto al Tour, ma al progresso scientifico non ci si può opporre e la Federazione combatterà le sostanze riconosciute dannose, non quelle utili, Questa in sintesi la posizione del presidente della Figc, Luciano Nizzola, raggiunto per telefono in Kenya, dove è in vacanza lontano dal ciclone dopmg che sta squassando il calcio italiano. «Seguo con molta attenzione le vicende attraverso la rassegna stampa che mi viene trasmessa ogni giorno», precisa. Il calcio italiano sta entrando in uno scandalo sul tipo del calcio-scommesse? «Non vedo questo pericolo - risponde -. La nostra Federazione è all'avanguardia nella lotta al doping, è stata la prima a fare controlli su vastissima scala. Da anni tutte le gare di A e B hanno il controllo dopmg e nell'ultima stagione abbiamo avuto squadre sorteggiate dal Coni per test a sorpresa. Siamo stati i primi a essere sensibili al problema e, prima ancora dell'allarme Zeman, abbiamo fatto riunioni con l'Associazione calciatori e abbiamo deciso di essere i più mcisivi possibile per tutelare la salute dei calciatori. Il 7 settembre in un convegno medico si esamineranno i problemi, verificheremo con i tecnici se l'attuale controllo è efficace o se debba essere reso più efficiente a salvaguardia della salute degli atleti». «Quanto all'elencazione delle sostanze dopanti, siamo soggetti a organismi mternazionali come il Ciò né possiamo opporci al progresso scientifico. Le sostanze che non sono o non saranno vietate - aggiunge Nizzola - sono da ritenersi non dannose alla salute e non si può evitare che vengano somministrate, altrimenti si otterrebbe il risultato contrario perché si impedirebbe all'atleta di ricorrere a prodotti utili per assorbire lo sforzo e recuperare dalla fatica. Combatteremo quello che è dannoso, ma non quello che è utile. Siamo attenti, propositivi e incisivi per tutelare la salute dei giocatori. E' il noI stro dovere, la nostra missione». L'iniziativa di Ze| man è mirata contro la Juventus o al bene del calcio? «Sono convinto che Zeman, scosso come tutti noi dalle vicende del Tour, abbia voluto dare questo allarme per evitare che in futuro fatti analoghi accadano nel calcio. Se questo, come penso, era il suo scopo ha raggiunto Ù. risultato sperato e dobbiamo essergli grati. Se invece voleva denunciare pratiche illecite, allora deve circostanziare gli episodi ed evitare generalizzazioni pericolose. La Figc, comunque, per principi generali di diritto non può assumere alcun provvedimento nei confronti di chicchessia fino a quando non siano esauriti i procedimenti della procura antidoping del Coni e della magistratura ordinaria. Li assumerà quando avrà il quadro di riferimento alla ime dei procedimenti». Il calcio non si è esposto al doping travasando medici da altre discipline più colpite dal fenomeno come ciclismo e atletica? «Non conosco questo tipo di medici - replica il presidente della Figc - ma quando entrano nel calcio credo che rispettino le sue regole. Finora non abbiamo avuto riscontri particolarmente gravi o pericolosi». Nella vicenda è stata chiamata in causa la Nazionale... «Lì non ci sono problemi, potremmo esibire tutti gli elenchi delle sostanze comprate e somministrate agli atleti per verificare che sono assolutamente lecite e non nocive. I medici della Nazionale hanno già risposto e sono pronti a farlo davanti a qualsiasi tipo di interrogatorio». La molteplicità degli impegni dei club può incentivare il ricorso a sostanze che supportino il giocatore? E i grandi club, in prospettiva Superlega, potrebbero arrivare ad avere due squadre? «Ormai - risponde Nizzola - gli organici delle nostre squadre sono aumentati a dismisura, anche per consentire ricambi e non stressare i giocatori, ma resta ferma la norma per cui bisogna schierare la migliore squadra a disposizione». [Ansa]

Persone citate: Luciano Nizzola, Nizzola, Zeman

Luoghi citati: Kenya, Roma