LA NUOVA FRONTIERA DEI GIUDICI di Gian Enrico Rusconi

LA NUOVA FRONTIERA DEI GIUDICI LA NUOVA FRONTIERA DEI GIUDICI AMARO agosto della giustizia: ma dovremmo dire della nostra democrazia. A sentire e a leggere commenti e reazioni di queste ore, sembra che abbia ceduto uno dei pilastri della vita democratica. E' inaudito che da più parti venga chiesto ai cittadini di schierarsi prò o contro un giudice, prò o contro i magistrati come categoria o anche solo prò o contro un loro gruppo. Che molti cittadini sentano il bisogno di farlo, è comprensibile. Ma è il sintomo di una grave degenerazione democratica. Siamo giunti a tanto? In realtà l'esasperazione verbale e l'esagerazione del linguaggio, cui siamo stati abituati in questi anni, non ci consentono di capire se siamo giunti al punto di non ritorno o ad una ulteriore, anche se tragica, puntata di una sceneggiata, destinata a continuare. L'atteggiamento spaventato e insieme impotente della classe politica (accentuato anziché attutito dal clima ferragostano) non ci aiuta a capire. Le parole dei politici suonano in questi giorni scontate e ripetitive. Non aiutano né a comprendere né a trovare soluzioni. Dall'altra parte, la magistratura sembra tramortita dall'enormità delle accuse che sono rivolte ad alcuni suoi membri. Non sa capacitarsi di come sia potuto accadere. Alcuni magistrati nel giro di pochi anni sono passati da un clima di ammirazione e venerazione ad uno di sospetti e di insofferenza. Eppure - protestano - hanno sempre fatto semplicemente il loro dovere o il loro mestiere, ieri come oggi. Forse sta qui un primo punto su cui riflettere. L'azione Gian Enrico Rusconi CONTINUA A PAG. 10 TERZA COLONNA

Persone citate: Dei Giudici