In Piemonte dimezzati gli incendi

In Piemonte dimezzati gli incendi Ma è polemica tra il presidente della Regione Ghigo e il ministro verde Edo Ronchi In Piemonte dimezzati gli incendi «Vittoria della prevenzione» In questi giorni di afa, di caldo record e di boschi «infiammabili)), Enzo Ghigo, presidente della giunta regionale, polemizza con il ministro per l'Ambiente, Edo Ronchi, su un tema d'attualità, gli incendi estivi. Il presidente se la prende con le critiche che il membro del governo Prodi ha rivolto alle Regioni, definendole «inefficienti» in materia di prevenzione dei roghi, appunto. «Ma come! - esclama - in Piemonte proprio grazie alla vigilanza continua, abbiamo ridotto di oltre la metà i danni per i roghi e ci sentiamo dare lezioni?». Perciò Ghigo annuncia che a settembre, alla prima convocazione romana dei presidenti delle Regioni, proporrà all'assemblea «una severa critica» contro «le inaccettabili affermazioni» del ministro per l'Ambiente. «Ronchi - attacca Ghigo - è recidivo. Ed è sconfortante assistere alla querelle di questo ministro, spesso schierato su posizioni contrastanti rispetto a suoi colleghi di governo: prima sull'Alta velocità contro Burlando, ora contro Bassanini, responsabile della Funzione pubblica. Perché, attaccando le Regioni, Ronchi dimostra, di fatto, la propria ostilità nei confronti del decentramento perseguito dal suo collega. Ciò, ancor prima che la tutela dei boschi passi a noi, visto che le deleghe ci saranno trasferite soltanto dal 30 settembre». Ghigo, con il supporto dei dati forniti dall'assessore regionale all'Economia montana e alle Fore- ste, Roberto Vaglio, osserva: «La nostra Regione è la prima, e per ora l'unica, ad essersi dotata di un servizio di prevenzione, rappresentato dagli oltre settemila volontari che, suddivisi in 240 squadre, vigilano, nei mesi critici (fra dicembre, marzo e aprile), l'enorme parco di boscaglia che per fortuna esiste ancora in Piemonte». Un'attenzione che ha dato risultati di rilievo, riducendo di oltre la metà l'area bruciata: dai 10 ettari della media 1994 agli attuali 4 ettari «per episodio». Un risultato afferma Cesare Mino, presidente dell'Associazione volontari - raggiunto grazie alla continua vigilanza degli addetti ai lavori. Che avviene soprattutto fra dicembre ed aprile, quando il sottobosco diventa secco per mancanza di pioggia. «Tant'è vero - scrive l'assessore Vaglio in un promemoria - che il picco dei roghi (218) si è verificato nello scorso mese di marzo». Conferma Mino: «D'estate, ossia adesso, nonostante la calura, la montagna, le zone boschive sono verdi. 2. rischio, quindi, si abbassa notevolmente: a luglio c'è stato un solo incendio, tre nella prima setti¬ mana di agosto. Per noi l'allarme scatta da dicembre in poi». Silvio Viale, capogruppo dei verdi a Palazzo Civico, dice di non capire che significato possa avere la «sortita» di Ghigo. Domanda: «Perché si è offeso? Ronchi ha parlato di inefficienza in alcune Regioni, non in tutte. E non penso si riferisse al Piemonte, zona fortunatamente poco investita da grandi roghi, almeno in questo scorcio d'estate». Poi rinvia la palla al ministro e collega di partito: «Saprà ben lui cosa rispondere ad un presidente che forse mette le mani avanti perché ha la coda di paglia». Ma Ghigo, ancora una volta, non ci sta: «In Piemonte stiamo realizzando una rete anti-incendio d'avanguardia: con più di settemila volontari e grazie alla professionalità dei guardaparco, degli agenti della Forestale, non dico che d'ora in poi possiamo dormire fra due guanciali in materia di incendi, ma che stiamo facendo il necessario e il possibile perché i danni siano sempre più contenuti. Altro che inefficienza!». Giuseppe Sangiorgio FUOCO E DANNI 6, (da gennaio al 7 agosto) §| totale incendi in piemonte in provincia di torino I Wk ì picco a marzo ettari DjH$c0 bruciati 11 1200 media; 1|0n0 PERSE (TONNELLATÉf daHhaiconomico ~ 4638 11.500 7,2 MILIARDI media aree bruciate dal'94i n DA 10 A 4 ETTARO PERR060 In Piemonte, grazie alla vigilanza continua, i danni da incendi si sono dimezzati

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