Vallette, stamane salta la ciminiera
Vallette, stamane salta la ciminiera Gli abitanti delle case vicine saranno sgombrati Vallette, stamane salta la ciminiera Quaranta tonnellate di cemento e mattoni che verranno giù come un albero tagliato alla base, e cadranno a pochi metri dalle case. Aggiungete un tonfo, la polvere e questa è la scena che si presenterà questa mattina al quartiere Santa Caterina delle Vallette. A essere abbattuta sarà una ciminiera che serviva per aerare e raffreddare la piccola centrale termoelettrica che forniva acqua calda e riscaldamento a tutto il quartiere, ma che non era in funzione da qualche anno. Ha perso la sua utilità anche quella torre alta ventidue metri. Era rimasta un colosso piantato là, in mezzo ai palazzi. Gli abitanti degli immobili nelle immediate circostanze, via Pirano 29 e via Parenzo 95/58 e 99/60 dovranno sgombrare i loro alloggi. Tutto il quartiere sarà interessato dall'abbattimento. E' stata infatti vietata, dalle sette di stamane, la sosta, e ci sarà la rimozione forzata, in via Pirano tra via Sansovino e via Parenzo e in via Parenzo tra via Pirano. e corso Toscana. Inoltre sarà vietata la circolazione nel tratto di via Parenzo tra corso Toscana e via Pirano. Ieri si è preparato l'abbattimento. La ciminiera è stata scavata alla base. Sotto tre dei pilastri in cemento verranno posizionati in tutto trecento grammi di esplosivo, una quantità sufficiente a farli cedere e a costringere la costruzione a inclinarsi, e cadere. «Come un albero», dicono i tecnici. Costruita nel 1958, era ormai diventata pericolosa, oltre che inutile. «Quando c'era vento forte cadevano mattoni e calcinacci», dice la signora Eugenia Milia, che abita nella casa proprio di fronte al punto dove la ciminiera cadrà. E' una ex profuga istriana. Il quartiere Santa Caterina, in¬ fatti, era nato nel 1948.per ospitare i profughi che fino a quel momento vivevano in accampamenti provvisori. «E' destino che debba sempre andare via da casa», dice per scherzo. I tecnici hanno ricoperto il suolo di uno strato di terra di un paio di metri, per attutire il colpo. E, con l'esperienza passata della demolizione della Telecom di via Cavalli e della torre della Teksid, si dicono sicuri della traiettoria di caduta di questo colosso di cemento e mattoni. La ciminiera costruita nel 1958 serviva per aerare una centrale termoelettrica
Persone citate: Eugenia Milia
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