Stroncalo in bicicletta di F. Mor.
Stroncalo in bicicletta Stroncalo in bicicletta Muore sulla salita per S. Sicario TRAGEDIA CALDO E FATICA BA partito l'altro ieri per la montagna, a San Sicario, assieme alla moglie e al figlio di 4 mesi. Avrebbe dovuto trascorrere lì il ponte di Ferragosto, con la famiglia e la sua inseparabile bicicletta da corsa. Sole, relax e un po' di sport per tenersi in allenamento. Ma Enrico Ferrerò, 36 anni, promotore finanziario per il gruppo Sella con l'hobby del pedale, è morto nel primo pomeriggio di ieri, stroncato da infarto mentre in sella percorreva i tre chilometri di tornanti in salita, da Cesana verso casa. Stroncato dalla fatica e probabilmente anche dal gran caldo che in questi giorni non affligge solo la città, ma anche le vallate del Torinese: l'incidente è accaduto verso le 13, quando il sole batteva a picco e la temperatura era alta anche in montagna. Inutile il tentativo di rianimazione compiuto da un medico di passaggio. Il cuore di Enrico Ferrerò non ha ripreso a battere neppure dopo la respirazione artificiale, e per i medici dell'elisoccorso «118» non c'è stato nulla da fare, se non certificare il decesso per «arresto cardiocircolatorio». Morte fulminante. «Mio marito - si dispera la moglie della vittima, Anna Maritano - era uscito da casa verso le 11. La bicicletta era una passione, per lui. Quando aveva un momento libero ne approfittava per farsi un giro». Tre chilometri in discesa, poi una passeggiata in centro a Cesana dove verso mezzogiorno l'uomo ha incontrato alcuni amici, e infine di nuovo in sella, su verso casa a San Sicario, dove la moglie l'attendeva per pranzo. Mancava meno di un chilometro quando è accaduta la tragedia. Enrico Ferrerò - che abitava a Torino in corso Peschiera 342 e aveva lo studio in corso Monte Grappa 6 - s'è accasciato di colpo. «Una fine incredibile - dice la moglie -. Enrico non ha mai sofferto di cuore e non si può certo dire che non fosse allenato o abituato a pedalare per parecchi chilometri». Sarà l'autopsia, nei prossimi giorni, a chiarire le cause del decesso, anche se i carabinieri ritengono che l'origine di tutto sia proprio la miscela micidiale di caldo e sforzo eccessivo sui pedali. Anna Maritano ha potuto vedere per l'ultima volta il marito verso metà pomeriggio, nella camera mortuaria. Poi ha chiuso casa, e con il figlio di 4 mesi è ripartita verso Torino, in corso Peschiera. Adesso sarà il magistrato a dire quando anche la salma potrà lasciare la Valsusa e sarà celebrato il funerale. Appena l'autopsia avrà spiegato perché Ferrerò, ieri pomeriggio, è crollato d'improvviso sull'asfalto. [f. mor.]
Persone citate: Anna Maritano, Enrico Ferrerò, Fatica
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