Un ventenne interrompe la serie di Kipketer

Un ventenne interrompe la serie di Kipketer ATLETICA Grandi risultati ma niente record a Zurigo: negli 800 vince Kimutai e Longo sfiora il primato di Fiasconaro Un ventenne interrompe la serie di Kipketer Fiotta May soltanto quinta nel lungo ZURIGO DAL NOSTRO INVIATO Pretendere un replay della notte che l'anno scorso riscrisse la storia del mezzofondo (tre record su 800, 5000 e 3000 siepi) era un po' troppo. E infatti, dopo tanta abbondanza, il magico Letzigrund zurighese ieri sera non ha sfornato primati mondiali. Ma il meeting più ricco è stato il solito frullatore di emozioni impagabili. Il bello è che, tra record sfiorati (El Guerrouj con 3'26"45 nei 1500, Kim Batten con 52"84 nei 400 hs), migliori prestazioni stagionali (Alien Johnson, 12"98 nei 110 hs, Michael Johnson 43"68 nei 400, il russo Klyugin 2,36 nell'alto e la Mutola 1 '56" 11 negli 800), assi che si rompono (Bailey stirato a metà gara nei 100) e serie che si interrompono (Kipketer ko negli 800 dopo 28 successi), c'è stato spazio anche per noi italianuzzi, che a Zurigo non vinciamo ormai dall'88 (Panetta nei 3000 siepi). A sei giorni dal via degli Europei, aspettavamo segnali di speranza da due dei pochi tipi di medaglia che ci restano. A rispondere «presente» è stato solo un Andrea Longo completamente diverso dal solito. Da attaccante arrembante, regolarmente in debito d'ossigeno nel finale, il 23enne veneto ieri si è trasformato in prudente dispensatore di energie. E ha limato il suo personale di 54/100 (l'43"86, seconda prestazione italiana ali time) sfiorando 1T43"7 di Fiasconaro che resiste da più di 25 armi. Quinto nella gara che ha segnato la fine deirimbattibilità di Kipketer (il ritardo di preparazione causato dalla malaria invernale ha lasciato il segno) e il probabile inizio del ciclo del prodigioso keniano Kimutai (non ancora ventenne, primo in l'42"87), Longo non è comunque riuscito a sorridere: «Un'occasione così, chissà quando mi capiterà di nuovo! Avevo quel benedetto record a portata di mano. Forse ho sbagliato a non osare di più, ma le sparate fatte a Roma e a Montecarlo mi avevano bruciato. Volevo provare una gara diversa: li ho lasciati andare in partenza, ai 400 avevo un bel buco da colmare e ho cominciato la prò gressione. Ho fatto il secondo giro da solo, alla fine andavo fortissimo, continuavo a recuperare. Non è bastato». Sensazioni buone, co munque... «Sì, anche se all'inizio ero teso. Ormai mi conoscono tutti e comincio a sentire un po' di responsabilità. Non preoccupatevi, però: resto quello di sempre, ambizioso e senza paura. Per gli Eu ropei sono sempre più fiducioso: come vi avevo detto, Kipketer non è imbattibile e io sto crescendo». Decisamente meno convincente la prova di Fiona May, appena 5' nei lungo dominato dalla Jones. Come a Stoccolma si è fermata a 6,82, mentre in proiezione-Euro pei preoccupano la rediviva Dre chsler (7,05) e la bulgara Pran dzheva (6,83). Brutti segnali, tanto più che Fiona aveva garantito pochi giorni fa che avrebbe cominciato a fare sul serio a Zurigo. Detto dei nostri, ecco il meglio spremuto dalla crema di campioni che per 4 ore hanno fatto spellare le mani ai 25 mila del Letzigrund in una notte d'afa insopportabile. Pole position a El Guerrouj: tutt'altro che appagato dopo lo strepitoso 3'26" romano. Poi, i due MJ. Michael Johnson ha ormai dimenticato i guai del '97. La sua azione sembra di nuovo quella dei tempi d'oro, delle doppiette olimpiche e mondiali. Ieri il suo 400 è stato il nono più veloce di sempre, il terzo consecutivo sotto i 44". Marion Jones, adesso: perla settima volta si è bevuta quest'anno i 100 in meno di 10"80 (10"77); mezz'ora dopo nel lungo ha piazzato al secondo salto un 7,31 che ha steso tutte. I 100 orfani degli esagerati (in quanto a richieste economiche) Greene e Boldon sono finiti a sorpresa a Ogunkoya, nigeriano da 9"96, con Fredericks 3° in 10"04. Niente record per i cacciatori specializzati Gebrselassie (5000 in 12'54"09) e Barmasai (3000 siepi in 8'01"98). E siccome Zurigo era anche la quarta tappa della Golden League, s'impone un'occhiata ai superstiti nella corsa al jackpot da un milione di dollari che sarà diviso tra i vincitori di. tutte le 7 prove del circuito. Dei 5 in lizza dopo Montecarlo, ieri ha ceduto soltanto la nigeriana Opara (battuta nei 400 dalla tedesca Breuer con 49"51). Oltre a El Guerrouj, Gebre e Marion Jones, continua a coltivare il suo sogno miliardario anche Bronson (15 vittorie su 15 gare nei 400 hs, ieri 47"70). La caccia all'oro adesso si ferma. Dopo Budapest europea, appuntamento al 28 agosto a Bruxelles. Roberto Condito Marion Jones (n. 6) ha vinto 100 e lungo: per lei quest'anno 28 successi su altrettante gare