In soffitta la legge-Prodi

In soffitta la legge-Prodi In soffitta la legge-Prodi Nuove norme. Cambiano iparametri Servirà la procedura di fallimento ROMA. La legge Prodi sulle aziende in crisi va in soffitta: le grandi imprese in stato di insolvenza dovranno ora attenersi a nuove regole per essere assoggettate ad amministrazione straordinaria. Cambiano i parametri di riferimento, cambia anche il ruolo del Tribunale e viene introdotta la conversione della procedura in fallimento che finora, invece, non era prevista. Per i lavoratori di queste imprese, viene inoltre garantito il ricorso alla Cigs per la quale vengono stanziati 10 miliardi per il '98 e altrettanti per il '99. E' quanto prevede la legge «Disposizioni in materia di attività produttive» del 30 luglio scorso, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, che delega il Governo ad emanare entro 3 mesi la nuova disciplina seguendo alcuni precisi criteri direttivi. Tra le novità, cambiano i requisiti delle imprese che si dichiarano in stato di insolvenza. I parametri prevedono un numero di dipendenti non inferiore a 200 da almeno un anno (finora il limite era 300) e un indebitamento complessivo non inferiore ai due terzi dell'attivo lordo e dei ricavi (finora il limite dell'indebitamento veniva definito annualmente dal ministero dell'Industria utilizzando il deflettore degli investimenti lordi. Quest'anno era fissato in 84,266 milioni).

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