Fìsco: 5000 in gara, 16 all'orale

Fìsco: 5000 in gara, 16 all'orale Le Finanze cercavano 2400 laureati da inserire entro l'anno tra gli 007 tributari Fìsco: 5000 in gara, 16 all'orale Naufraga il concorso anti-evasione ROMA. Tempi duri per gli 007 del Fisco. Il ministro Visco aveva inserito nella Finanziaria un capitolo preciso: l'assunzione di 2400 laureati (sui 3800 necessari alla pubblica amministrazione), da destinare ad un programma ben preciso di lotta all'evasione. Ma il piano rischia di naufragare. Le prime selezioni per le qualifiche di collaboratore tributario e ingegnere compartimentale, affidate a una società specializzata, hanno infatti bocciato quasi tutti: 16 ammessi all'orale su oltre 5 mila candidati. In Piemonte, su 100 ingegneri che hanno effettuato la prova per 46 posti a disposizione, nessuno è stato ammesso all'orale; nessuno in Friuli sui 400' candidati a collaboratore tributario (47 posti). Uno solo in Lombardia e Liguria. A denunciare l'incredibile vicenda sono la Dirstat, il sindacato dei dirigenti e dei funzionari, e il segretario della Cisl Funzione Pubblica della Valle d'Aosta Quintino Botrugno: «Si tratta di un risultato - ha sostenuto in una dichiarazione all'agenzia AdnKronos - che non si era inai verificato in un concorso pubblico. A meno che non si voglia accettare l'idea che tutti i laureati siano dei super ignoranti un tale risultato non può che essere il frutto del meccanismo di selezione adottato». Secondo il sindacalista, è stato adottato un criterio di attribuzione del punteggio particolarmente penalizzante: 80 quiz corredati da 5 risposte possibili l'ultima delle quali recitava immancabilmente: «Nessuna delle precedenti è esatta». Ogni risposta esatta valeva 20 punti mentre ogni risposta errata una penalizzazione di 5 punti. Un meccanismo che esclude ogni possibilità di raccomandazioni e manipolazioni, ma può dare risultati imprevedibili, visto che è completamente informatizzato e l'elettroni- •...■...:/ ca boccia automaticamente anche le piccole imperfezioni. Botrugno sostiene che il risultato è catastrofico: la «leggerezza» con cui hanno operato i responsabili degli uffici competenti «costringerà ora a rifa¬ re il concorso e quindi non sarà più possibile effettuare le assunzioni entro l'anno». E che l'espletamento dei concorsi non sia un punto di forza del ministero delle Finanze è dimostrato anche dalla vicenda del concorso di riqualificazione interna bocciato dal Tar e all'esame della Corte Costituzionale per sospetta incostituzionalità della procedura adottata o la vicenda di un concorso a 1085 posti di coadiutore bandito nel '93 e non ancora espletato. Per tale concorso sono addirittura arrivate 800 mila domande e al ministero stanno ancora valutando le modalità tecniche. Il ministero non commenta i risultati del concoiso per i 2400 laureati, ma assicura che la società specializzata aveva «testato» i quesiti. Se i risultati definitivi dovessro poi confermare i primi dati, le Finanze esamineranno tutte le possibilità per arrivare a fare le assunzioni previste senza ripetere il concorso. Ma la Dirstat parla apertamente di «flop» del concorso e accusa le «domande astruse e incomprensibili», quindi «è evidente che alle Finanze non sanno fare i concorsi», come dimostrerebbe un'altra selezione riservata agli ingegneri, ai quali nelle prove venivano poste esclusivamente domande di ragioneria e scienza delle finanze. La Dirstat chiede quindi al ministro Visco «a chi vanno ricondotte le responsabilità di questo spreco di denaro pubblico», chi sono «i sedicenti esperti che hanno redatto domande astruse ed incomprensibili e che compenso hanno percepito». lb. g.l Il ministro Vincenzo Visco

Persone citate: Quintino Botrugno, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Botrugno, Friuli, Liguria, Lombardia, Piemonte, Roma