Il '96 anno dei divorzi Uno ogni mille coppie di R. Cri.

Il '96 anno dei divorzi Uno ogni mille coppie L'Istat: «I tribunali sono diventati più veloci» Il '96 anno dei divorzi Uno ogni mille coppie ROMA. Il 1996 è stato un anno nero per la famiglia italiana. Gli ultimi dati Istat (contenuti nelT «Annuario statistiche giudiziarie civili 1996») hanno rilevato l'aumento delle separazioni e un vero e proprio boom di divorzi: 5679 in più rispetto all'anno precedente. In tutto, 57.538 separazioni (contro le 52.323 del '95) e 32.717 divorzi (27.038 nel '95). Questo significa 100 separazioni e 57 divorzi ogni 100 mila abitanti. Fattori sociali (maggiore propensione alla regolarizzazione dei rapporti tra coniugi) e in parte procedurali dell'apparato giudiziario (miglioramento delle prestazioni dei tribunali e recupero dell'attività dell'anno precedente, rallentata dallo sciopero degù' avvocati) sono le cause di questo aumento. Dalle cifre emerge anche un allarme sociale: 55.614 minori coinvolti, di cui 41.597 nelle separazioni e 14.017 nei divorzi. La maggior parte di essi continua a essere affidata alla madre: il 92,1% nei casi di separazione e il 90% in quelli di divorzio. Sul fronte dei tempi, per le separazioni consensuali la durata media del procedimento è di cinque mesi, tre anni per quelle giudiziali; per i divorzi che derivano da separazioni consensuali la durata è di nove mesi mentre è di un anno e tre mesi per quelli che derivano da separazioni giudiziali. Sempre secondo l'annuario Istat, i tempi della giustizia civile si sono abbreviati grazie all'introduzione (dal '95) del giudice di pace: quattro mesi per i procedimenti ordinari esauriti con sentenza prèsso i giudici di pace; tre anni e quattro mesi per quelli di cognizione ordùiaria esauriti con sentenza di primo grado presso preture e tribunali; tre anni per i procedimenti di cognizione ordinaria esauriti con sentenza in appello; un anno e dieci mesi e due anni e un mese rispettivamente per i procedimenti in materia di lavoro e di previdenza esauriti con sentenza m primo e secondo grado; un anno e un mese per le vendite giudiziarie di beni mobili e sei anni e sei mesi per quelli immobili, [r. cri.]

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