«Ogni Stato provveda per sé »

«Ogni Stato provveda per sé » L'UNIONE EUROPEA «Ogni Stato provveda per sé » BRUXELLES. La resf onsabibtà di frenare i flussi di immigrati iUegab e di controbare le frontiere «ricade sui singob Stati membri dell'Ue»: spetta ad essi «varare leggi adeguate e garantirne l'applicazione, adattandole alle particolari circostanze che sono chiamati a fronteggiare». Vista da Bruxelles, l'emergenza clandestini che neUe ultime settimane ha messo sotto pressione forze deb'ordine, apparati e strutture in Siciba e nel Mezzogiorno è un problema che va affrontato in gran parte sul piano interno. «In questa materia - dicono fonti deUa Commissione europea l'esecutivo comunitario non ha poteri per imporre soluzioni o provvedimenti legislativi, ma semmai quebi di fare proposte. L'immigrazione rientra nel cosiddetto "terzo pilastro" di Maastricht e c-uindi va trattata a livello intergovernativo. Per una qualsiasi normativa di carattere europeo serve l'mianimità fra i membri». Neanche sul fronte deU'immigrazione legale e deU'asilo temporaneo di grandi masse di profughi l'Europa si è dotata di un approccio comune: su questi fronti, per impulso del commissario Anita Gradin, Bruxelles ha messo sul tavolo del Consigbo dei ministri varie proposte per armonizzare le risposte dei Paesi deU'Ue. [Ansai

Persone citate: Anita Gradin

Luoghi citati: Bruxelles, Europa