Lombardini, memoriale al veleno

Lombardini, memoriale al veleno Rivelato da Grauso. Al Csm la registrazione dell'interrogatorio, interviene Flick Lombardini, memoriale al veleno «Violante mise Caselli a Palermo per processare la De» CAGLIARI. Veleni e misteri dietro al suicidio del giudice Luigi Lombardini. Sullo sfondo di un presunto «complotto anti-Dc», vengono messi sotto accusa i «metodi» e gli «obiettivi» della Procura di Palermo, che ha subito respinto questi «volgari attacchi strumentalizzanti». Ma quello sparo ha anche riaperto i tanti dubbi sul reale andamento del sequestro di Silvia Melis. Il primo ad attaccare è l'editore Nichi Grauso. Riferisce parole, dice, del procuratore suicida, che proprio oggi voleva presentare alla stampa un «memoriale». «Lombardini aveva un dossier sulla nomina di Giancarlo Caselli a procuratore di Palermo, alla quale aveva pure lui concorso, senza successo». Un dossier che dimostrerebbe che la scelta del Csm rispondeva «all'esigenza politica di condurre un processo storico alla De. Il regista dell'operazione ricopre ora un importante incarico istituzionale: è il presidente della Camera Violante». Grignetti, Corazza e Martini ALLE PAGINE 2, 3 E 4

Luoghi citati: Cagliari, Palermo