Tiene soltanto l'Italgas di Fr. Bu.

Tiene soltanto l'Italgas Tiene soltanto l'Italgas PRIMA le notizie provenienti dai mercati asiatici, poi la nuova caduta di Wall Street in apertura hanno pesantemente influenzato Piazza Affari che dopo una seduta tutta in negativo ha chiuso con un bilancio pesante: indice Mibtel in calo del 2,74% (a quota 22.804) dopo una flessione massima del 3,31%. Sempre bassi gli scambi, anche se praticamente raddoppiati rispetto alla vigilia (3010 miliardi di controvalore). Con questo tonfo le perdite registrate nelle ultime sette sedute, cioè dall'inizio di agosto, salgono al 6,77% e i miliardi di capitalizzazione andati in fumo ammontano a 62.500 (circa 24 mila miliardi solo ieri). Da lunedì 20 luglio, invece, quando il Mib30 aveva fatto segnare il nuovo record storico di chiusura, il Mibtel ha lasciato sul terreno il 12,1% (12,5% per l'indice dei trenta titoli principali). Se poi si va a guardare il top del 6 aprile scorso, il ribasso a oggi è pari al 14,7%, ma non va dimenticato che dall'inizio dell'anno la Borsa fa comunque registrare una crescita di tutto rispetto: +35,6%. Nonostante però questa tendenza negativa delle ultime settimane, per ora, dicono i gestori di fondi e gestioni patrimoniali, fra gli investitori non c'è panico. E anzi, suggeriscono nelle società di asset management, a questi livelli di prezzi può essere il momento giusto per fare buoni affari. «Stiamo valutando che fare - afferma Fabio Gallia, direttore investimenti della società di gestione Sogersel - ma sicuramente a questi livelli alcuni prezzi suggeriscono più di comprare che non di vendere, anche se sui mercati rimarrà una certa incertezza. Al momento comunque posso dire che fra i nostri clienti non c'è panico». «E' una fase di ribasso - aggiunge il responsabile delle gestioni di una grossa società di Fondi - ma finora non ho notato particolari richieste di riscatti. Bisogna vedere come si evolverà la situazione». La sensazione, comunque, anche sulla base dei bassi scambi, è che nelle ultime sedute sia emerso un eccessivo volume di vendite e quindi gli operatori non escludono un rimbalzo di Piazza Affari, anche se ciò dipenderà molto dall'indirizzo di Wall Street. Gli investitori, ha detto il broker di una primaria Sim, osservando soprattutto i cedimenti di Olivetti e Banca di Roma, «hanno venduto dove maggiormente avevano guadagnato». Marcato ribasso infatti per le Banca di Roma (-6,96%), perchè, si sostiene, le più esposte ai realizzi dopo i recenti consistenti rialzi. Le Olivetti lasciano sul terreno il 2,56%). Tra i principali titoli più penalizzati anche Generali (-3,28%), Mediobanca (-4,94%), Fiat (-3,28%), Mediaset (-3,50%) e Parmalat (-4,47%). Male anche i telefonici (-2,78% Telecom e -2,93% Tim). Tra i pochi titoli finiti su basi migliori spiccano Gabetti e Simint. Italgas (+0,26%) è il solo titolo tra i trenta del mib a chiudere con un segno positivo. Borse asiatiche in crisi e yen ai minimi, Borse europee a americane che innestano la retromarcia: è quanto basta per un nuovo e più sostanzioso travaso di liquidità dall'azionario all'obbligazionario. I Btp future beneficiano del «flight to quality» e segnano un nuovo doppio livello record: chiusure a 122,47, +38 tick, su Mif e Liffe (non ancora ufficiali) e top storico di 112,65 per ambedue le piazze a termine. Massimo assoluto a 110,96 per i bund. [fr. bu.]

Persone citate: Fabio Gallia, Gabetti, Olivetti