«Macché doping, usiamo integratori»

«Macché doping, usiamo integratori» «Gli anabolizzanti nel calcio sarebbero dannosi. Del Piero e Vialli si sono irrobustiti con il lavoro di anni» «Macché doping, usiamo integratori» // medico della Juve: servono a riequilibrare il fisico TORINO. A mezzoggiomo di oggi il dottor Riccardo Agricola, responsabile dello staff medico della Juventus, sarà «sentito» dal procuratore Ugo Longo, investigatore capo all'antidoping del Coni. Tema del colloquio: le dichiarazioni rese dal professionista, e riportate sui giornali del 24 luglio, in merito alle metodologie usate all'interno del cosiddetto «laboratorio» Juventus. Poco dopo mezzogiorno di ieri, anticipando quanto, in parte, dovrà ripetere davanti al giudice, il dottor Agricola ha spiegato la filosofia di lavoro dei campioni d'Italia in un'affollata conferenza stampa. Parlando al fianco del direttore generale Luciano Moggi («troppe chiacchiere stanno infangando società e giocatori juventini travolgendo le istituzioni» ha detto il manager) il medico bianconero ha esordito così: «E' giunta l'ora di sgombrare il campo dagli equivoci. Si è parlato di farmaci e di sostanze: è una terribile confusione sui termini». «Nel calcio - ha ricordato il medico - ma direi nello sport in genere, l'impiego di farmaci va contro la funzionalità del muscolo che deve crescere in maniera naturale. Non so che cosa succede esattamente in casa d'altri, mi sento però di dire in base agli scambi di opinioni con altri staff sanitari durante i convegni, che nel calcio il doping non esiste. O è estremamente limitato visto che gli anabolizzanti, per esempio, non pagano rendendo il muscolo grosso ma flaccido e il calcio non è sport di resistenza». «E' invece usuale, anzi direi necessario, il ricorso alle sostanze che vengono somministrate per reintegrare quelle perse dai giocatori durante la preparazione. Aminoacidi, creatina, vitamine, sali minerali e l'acqua non solo sono leciti, ma sarebbe un delitto per qualunque medico sportivo non usarli, perché l'organismo dell'atleta va riequilibrato dopo i pesanti carichi di lavoro cui è sottoposto. L'eccesso è dannoso, come lo è, del resto, una cattiva alimentazione, e quindi il medico ha il dovere di prescriverli mettendo in primo piano la salute e non la prestazione dell'atleta». Gli irrobustimenti di Del Piero e Vialli, ha puntualizzato Agricola, sono frutto del lavoro di anni e non sono comparsi d'incanto in un mese. «E' quello, tra i concetti espressi da Zeman, che ci ha offeso di più. Concordo invece con l'allenatore romanista sul fatto che le società vengano tempestate da telefonate o lettere di presunti maghi che si dicono in grado di guarire uno stiramento in un giorno o di migliorare le prestazioni sportive, ma li respingiamo al mittente». Il responsabile dello staff medico juventino ha anche difeso l'operato dei due consulenti stranieri visti in ritiro, lo spagnolo di orìgine tedesca Guillermo Laich e l'olandese Hans Kraajienhorf. «Ci sono stati presentati da Elio Locateli!, direttore del dipartimento sviluppo della Iaaf. Il primo è un dietologo, specialista nella valu¬ tazione funzionale dell'atleta, il secondo un preparatore atletico. Ci siamo limitati, nell'ultimo mese, a scambiarci esperienze sui metodi di allenamento, come abbiamo fatto con decine di consulenti in questi anni proprio per cercare di apprendere il meglio possibile da tutti». In quest'ottica, in definitiva, il dottor Agricola annuncia di essere favorevole all'introduzione del prelievo del sangue nei controlli antidoping. «Ma deve rimanere associato all'esame delle urine, perché, altrimenti, si tratterebbe di un passo indietro». Zinedine Zidane, intervistato da un cronista francese, ha commentato, da buonista qual è: «Tutto si aggiusterà, non credo che i calciatori ricorrano al doping, neppure i ciclisti lo fanno». Il dg Moggi ha invece tirato una stilettata all'allenatore dell'Inter, Gigi Simoni: «Si dichiara d'accordo con Zeman perché il tecnico della Roma non ha citato nessun giocatore dell'Inter». Il giornalista Carlo Laudisa, della Gazzetta dello sport, ha lamentato, subito dopo la conferenza stampa, la sparizione di una valigetta con computer e documenti personali. Franco Badolato «E' vero, come dice Zeman, che le società sono tempestate da presunti maghi ma li respingiamo» «Servono controlli combinati di urina e sangue. Con i due esperti stranieri solo scambi di idee» / % Il medico della Juventus, Riccardo Agricola, parla ai giornalisti nell'incontro di ieri. Alla sua sinistra, l'assistente Fabrizio Tencone

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