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«Il sindaco Orlando spende 300 miliardi in consulenti» L'attacco di Verdi e Prc. Il Comune: cifra sbagliata «Il sindaco Orlando spende 300 miliardi in consulenti» PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I Verdi denunciano che il comune di Palermo spende quasi 300 miliardi l'anno per consulenti, esperti e professionisti estranei all'Amministrazione municipale. Per l'esattezza, 295 miliardi e 700 milioni nel bilancio di quest'anno. «Ho fatto i conti per tre volte e non volevo crederci, ma è proprio vero», dice Aurelio Angelini, coordinatore siciliano dei Verdi. Anche Rifondazione Comunista parte all'attacco con il suo capogruppo consiliare e segretario provinciale Giusto Catania: (do scandalo vero non è tanto negli incarichi professionali, quanto nei consulenti personali del sindaco e degli assessori». La polemica ferragostana esplode come il rombo di un tuono. «E' una cifra talmente enorme - ribatte il sindaco Leoluca Orlando - da far pensare che Angelini sia incappato in una svista. Quando si parlerà di cifre più normali, daremo le nostre risposte». Angelini intanto parla di «sperpero di denaro pubblico a favore di persone simpatiche alla giunta» e di spesa «fuori dalla grazia di Dio». Il suo sfogo conferma probabilmente la fine del flirt tra i Verdi e Orlando che, al Parlamento europeo a Strasburgo, siede da indipendente proprio nel gruppo verde. Fra i circa duecento consulenti, la figlia del conte Tasca d'Almerita, Rosemarie, comproprietaria di uno dei più rinomati vini bianchi d'Italia, il Regaleali, che riceve più di 60 milioni l'anno per «il coordinamento delle attività di accoglienza e di assistenza protocollare», il sacerdote Baldassare Meli che si occupa di immigrati (85 milioni l'anno), Maria Fida Moro, figlia di Aldo Moro, con 25 milioni annui per «informazione, diffusione e divulgazione sui diritti umani, il pubblicitario Ferruccio Barbera (96 milioni annui) che l'anno scorso, per una spesa di 250 milioni fece venire a Palermo il Dalai Lama e Richard Gere. [a. r.]