Mastella: sto con Umberto se mette la museruola

Mastella: sto con Umberto se mette la museruola Mastella: sto con Umberto se mette la museruola IL SEGRETARIO DELL'UDR aROMA UANDO c'è di mezzo Bossi, il dubbio viene sempre: e se fosse tutto un bluff? Onorevole Mastella, dopo tante scottature, lei si fida del «vate lombardo»? «Stavolta il furbo padano si confronta con i contadini furbi della Sardegna e della Campania...». E così, con il suo linguaggio diretto, Clemente Mastella, segretario dell'Udr, dà il via libera dell'anima sudista del suo partito al «patto tra i picconatori», dopo clic nei giorni scorsi Mastella si era mostrato più prudente rispetto al «presidente d'onore» del suo partito, Cossiga. Perché mai, a differenza di tante alleanze saltate all'ultimo minuto, voi e la Lega potreste mettervi d'accordo? «La differenza vera sa qual è? Il Polo utilizzò la Lega per vincere le elezioni e l'Ulivo la utilizzò per fare il ribaltone. Noi potremo avere un rapporto con la Lega con un obiettivo sincero: destrutturare i poli "viziati" che esistono oggi...». Viziati? «Prendiamo Berlusconi: lui dice quel che dice sui magistrati e che succede? Tutto il Polo in coro: ha ragione Berlusconi! E l'Ulivo, in coro, dice tutto il contrario. Questi sono poli disomogenei, che trovano l'accordo soltanto o per dire no o per rincuorarsi a vicenda». Ma da sinistra e da destra si alza un coro solo: «Guai ad allearvi con la Lega, sono xenofobi!»... «Che coraggio! Con la Lega ci sono stati tutti, ma proprio tutti. E chi ci mette in guardia, fa come quelli che dopo essere andati con una prostituta, si fanno venire i pruriti moralistici e dicono: con le prostitute? Mai e poi mai!». E come farà Bossi a riciclarsi da secessionista ad alleato de- gli ex de? «Bossi rappresenta oggi l'unica "religione politica" che c'è in Italia e dopo aver detto ai suoi fedeli che la secessione è il Sacro Graal, ora per uscire dal suo vicolo cieco continuerà ad utilizzare parole sacrali. Anche perché, se il santone dice che non c'è più il miracolo, finisce di essere il santone... Ora dovrà spiegare che il miracolo è un altro...». E il miracolo dell'Udr quale sarebbe? «Il Sud resta nella sua disperazione, il Nord-Est nella sua insofferenza: vitalismo e depressione curiosamente finiscono per attrarsi». Ma i leghisti non vi hanno mai amato... «Non è vero, abbiamo sempre avuto un rapporto, anche negli anni scorsi. L'amore-odio che la Lega ha sempre avuto nei nostri confronti è legato a questo: cercano di capire come sia possibile che nel Mezzogiorno abbia tenuto ima classe dirigente che invece altrove è scomparsa». Ma lei non è sempre stato ferocemente anti-Lega? «Corto, io mi imbufalisco quando Bossi se la prende con i meridionali, ma se lui mette la museruola a quelli che dalle mie parti si chiamano i tamarri (i cafoni, ndr), beh allora si può discutere». In questi giorni Bossi sta dipingendo un Cossiga superstar («Con lui i poteri forti», «Terrà per i coglioni D'Alema»): lo fa per accreditare la sua svolta? «Bossi gioca o fa finta di giocare, facendo credere che dietro Cossiga chissà chi ci sia. Il problema vero è un altro: i poteri forti cominciano a considerare inaffidabile il governo delle sinistre». Ma nel rapporto con la Lega tra lei e Cossiga ci sono divergenze? «No, assolutamente no». Per farla breve: in autunno ci sarà il patto tra i due picconatori? «Noi guardiamo a questo possibile rapporto con la Lega con simpatico scetticismo. E a seconda delle condizioni può prevalere la simpatia o lo scetticismo». Segni concreti di pace? «Alla festa dell'Udr di Telese avevamo invitato tutti i leader e ora abbiamo diramato gli inviti anche ai leghisti. Maroni, Gnutti, Formentini credo proprio che verranno», [f. mar.] «Il furbo padano si confronta con i contadini furbi della Sardegna e della Campania...» «I poteri forti ora sentono come inaffidabile il governo delle sinistre» Clemente Mastella segretario dell'Udr «Noi potremo avere un rapporto con la Lega con un obiettivo sincero: destrutturare i poli "viziati" che esistono oggi»

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